Dopo quattro anni di restauro torna visibile l’ULTIMA CENA
di Plautilla Nelli
Incuriosito dal quadro e dall'articolo, ho cercato notizie.
Nelli Pulisena Margherita (1524-1588) prese probabilmente i voti nel 1538 con il nome di Suor Plautilla, nel convento fiorentino di Santa Caterina di Cafaggio, dove trascorse gran parte della vita e fu tre volte priora.
Conosciuta nell'ambiente pittorico dell'epoca, è la prima pittrice fiorentina di cui si conservano opere.
L'Ultima cena (recentemente restaurata) è una tela di sette metri per due con personaggi dipinti a grandezza naturale, proveniente dal refettorio del monastero di Santa Caterina, oggi l’opera si trova nel refettorio del monastero di Santa Maria Novella a Firenze.
Il Vasari parlò in modo abbastanza lusinghiero di questa pittrice pur rilevando la sua completa mancanza di conoscenza dell’anatomia maschile. Gli apostoli dell’ultima cena dipinta per il suo convento hanno, infatti, volti un po' femminei.
Vincenzo Marchese Fortunato, (1808 – 1891), domenicano, storico e storico dell'arte scrisse: «È tradizione che Suor Plautilla, volendo studiare il nudo per la figura del Cristo, si giovasse di quello di una monaca defunta, e le altre suore celiando fossero solite dire, che Nelli in luogo di Cristi faceva Criste»
Bisogna ricordare che Plautilla pronunciò i voti ad appena quattordici anni, perciò l'artista, per la composizione delle sue opere, si basò solo sull'imitazione dei pittori che l’avevano preceduta.
Caro Enrico, molto ma molto interessante, non conoscevo tutto questo.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso anche considerando solo le misure del quadro, deve essere stato un impegno enorme la sua realizzazione.
EliminaUn abbraccio
enrico
Good to know about this painting, Henry.
RispondiEliminaHave a lovely day.
Cara Evi, in Rete io ho letto che lei non ebbe maestri e imparò a dipingere solo guardando altre opere.
EliminaUn abbraccio
enrico
Una vera artista, altroché, ma era una donna e quindi lasciata nel dimenticatoio. Grazie per queste informazioni, non la conoscevo. Buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Cara Sinforosa, in quegli anni per tutte le donne era molto difficile esprimere la propria arte, immagino che per una suora che non poteva certo frequentare gli artisti, gli ostacoli fossero quasi insuperabili.
EliminaUn abbraccio
enrico
Mi era del tutto sconosciuta.
RispondiEliminaInteressante che dipingesse, ovviamente, solo donne... barbute XD
Moz-
Ciao Moz, io non conoscevo la storia di questa suora e le sue opere, l’ho scoperta solo per caso.
EliminaIn convento non poteva certo studiare anatomia maschile .:-)
Interessante ! E' una pittrice, credo, sconosciuta ai più . Le donna pittrici non avevano vita facile, erano ignorate. Saluti.
RispondiEliminaÈ una pittrice sicuramente conosciuta dagli storici e dagli studiosi dell’arte ma non credo sia notissima al grande pubblico.
EliminaCiao cara Mirtillo, un abbraccio
enrico
Dipingeva basandosi su ciò che la circondava. Molto bello il dipinto quando tornerò a Firenze mi piacerebbe vederlo dal vivo.
RispondiEliminaBuona giornata.
Cara Mariella, dalle foto si può apprezzare la sua arte, dal vero ora che è restaurato immagino possa emozionare.
EliminaUn abbraccio
enrico
Interesante todo lo que narras.
RispondiEliminaA peasr de todo, no hay que quitarle mérito a ambos cuadros. E muy buena su pintura.
Besos
Sapere che non ha avuto maestri ed è stata autodidatta, rende anche più meritevoli d’attenzione i suoi quadri.
RispondiEliminaCiao cara Antonia.
Un abbraccio
enrico
Stupendo dipinto, sarebbe stupendo poterlo ammirare.
RispondiEliminaUna donna pittrice a quei tempi era meglio tenerla celata.
Ci dai sempre delle importanti notizie.
Buon fine settimana
Rakel
Una foto può dare solo una pallida idea di un dipinto di 7 metri per 2, ma se è già bello in fotografia, immagino possa emozionare vedere l’originale.
EliminaFelice weekend cara Rakel, un abbraccio
enrico