Abbazia di Mirasole

Mirasole è un'abbazia della prima metà del XIII secolo, si trova presso Milano, nell'omonima località del comune di Opera. Sorta come Cascina-Abbazia, fu retta dall’ordine degli Umiliati ma nel 1569 Carlo Borromeo soppresse l’ordine e donò il complesso monastico al Collegio Elvetico che ne ebbe il possesso fino al 1797, quando Napoleone Bonaparte lo cedette all’Ospedale Maggiore di Milano, per ricompensarlo delle cure prestate ai suoi soldati. 

L’edificio si presenta come una tradizionale cascina lombarda, con l’ingresso caratterizzato da una torretta risalente al ‘300, che configura l’Abbazia come un complesso rurale fortificato a pianta quadrangolare, in origine cinto da un fossato difensivo con due ingressi muniti di ponte levatoio. Sulla corte si affacciano gli edifici abitativi e quelli di servizio, oltre alla chiesa con l’abside affrescata nella seconda metà del Quattrocento. Un piccolo chiostro interno, oggi restaurato, serviva la vita monastica del complesso.

Nel 1903, per l’insufficienza delle elemosine, si dichiarò chiusa la Chiesa alle funzioni di culto e, da quel momento, cominciò un lungo periodo nel quale Mirasole fu abitata esclusivamente dalle famiglie contadine, le ultime risalgono agli anni ‘50. Dopo cinque secoli, nel 2013, l’Abbazia è tornata a essere abitata dai monaci, che dopo due anni hanno lasciato l’Abbazia per l’esiguo numero di confratelli nella comunità monastica. 
Il complesso ha avuto un intervento di restauro nel 1930 e nel 1964, un altro di maggiore importanza negli anni ’80 grazie all’opera di Franca Chiappa benefattrice dell’Ospedale Ca' Granda. 
Oggi l'Abbazia Mirasole è location per eventi, e per organizzare feste, celebrazioni, matrimoni, incontri formativi, momenti di studio, congressi, seminari e riunioni. In ottobre vi si tengono concerti di musica sacra.

“Nel maggio 2016 Progetto Arca e Arché hanno vinto un bando di Fondazione Sviluppo Ca’ Granda per realizzare nel complesso abbaziale l’accoglienza di mamme con bambini in stato di fragilità e una comunità di famiglie accoglienti, progetti di formazione e inserimento lavorativo”.

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