saluto

lunedì 13 aprile 2020

Ricordi


Causa coronavirus, siamo tutti segregati in casa e non potendo uscire lascio viaggiare la memoria. 
Quando ero piccolo, abitavo a Lambrate e ricordo: 
Il viale delle Rimembranze di Lambrate, una piazza circolare con un diametro di circa 80 m. che stranamente prende il nome di viale. Le Rimembranze si riferiscono al “rimembrare”, i 114 abitanti di Lambrate che persero la vita al fronte nella Prima Guerra Mondiale. In molte località, per commemorare i caduti si erigeva un monumento o si creava un viale, a Lambrate fu usato il rondò che era il capolinea dei tram (credo ci fosse anche un rifugio antiaereo), in quest'area furono messi a dimora in cerchi concentrici 114 platani, ognuno dei quali rappresentava un caduto. Col trascorrere del tempo i platani sono cresciuti e alcuni sono morti. Nel 2005 il Consiglio di zona decise di ripristinare, sui tronchi dei platani, le targhette con il nome dei caduti. Peccato che in questo “monumento alla memoria” delle 114 targhe ne siano rimaste solo 16. I nomi dei caduti sono però riportati su due lapidi poste sulla facciata dell’adiacente scuola elementare Maroncelli, dove io ho fatto le elementari. (Non so se è ancora una scuola elementare.)
Ricordo anche la Cappelletta votiva in fondo la via che affianca la scuola, da secoli resiste a guerre, pestilenze, carestie e occupazioni straniere, una scritta del 1162 risalente al tempo del Barbarossa era visibile su un pilastro della struttura. Nel periodo della peste del 1523 celebravano la messa sull'altare di questa cappelletta e i malati potevano seguire la funzione religiosa anche dalle loro finestre evitando i contatti.  Secondo gli esperti manzoniani, Renzo Tramaglino sarebbe passato di qui durante la sua fuga.
Edificata forse su un’ara sacrificale pagana, la cappelletta fu probabilmente trasformata in altare cristiano a seguito dell’editto dell’Imperatore Costantino (313 d.C.) 
Nell'ultimo conflitto durante un’incursione aerea una bomba sfondò il tetto e si fermò senza esplodere sopra l’altare, evento per il quale molti abitanti del quartiere gridarono al miracolo.
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10 commenti:

  1. Caro Enrico, un grazie infinite di queste bellissime foto, io le chiamo, foto documento!!!
    Ciao e buona Pasqueta con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso non potendo uscire, per passare il tempo ho scritto questo lunghissimo post, probabilmente pochi lo leggeranno ma almeno non ho pensato che di solito a Pasquetta si facevano scampagnate :-).
      Buona settimana, un abbraccio
      enrico

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  2. Sto ritornando al blog... è più interessante di FB. C'è un contatto più familiare, meno freddo.
    Ho letto il post, i ricordi vengono alla mente quando abbiamo tempo libero. Un abbraccio.
    Ale

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  3. Qualche volta invio a FB un post pubblicato sul blog cliccando la "f" che abbiamo sotto i post, ma non amo FB lo trovo dispersivo. Sui blog i post restano sempre facilmente visionabili. Per fare un esempio banale, il post più letto in questo momento sul mio blog risale a tre anni fa, io non so chi l'ha trovato 😊
    Felice giornata cara Ale, un abbraccio
    enrico

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  4. It a great memory, and photos always bring us the that moment.
    Thank you for sharing, and take care!

    Hugs

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    1. Chiusi in casa per la quarantena non si sa cosa fare e allora ci si sfoga con il blog.
      Cara Evi, spero che tu e i tuoi cari stiate bene. Buona giornata, un abbraccio.
      enrico

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  5. One day, I hope I have enough money to visit Italy and go to every museum. Hopefully. I've been dreaming about going to the place since so long. Right now I'm struggling to save money to purchase my first apartment... I can't wait to move out of my parents house ._.

    I hope you and your family are doing fine during the quarantine. Stay safe and healthy!

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    1. Naturalmente la cosa importante è avere una casa propria.
      Quando questo maledetto covit 19 sarà passato, magari potrai viaggiare e anche fare le vacanze in Italia.
      Spero che tu e i tuoi cari stiate bene. Buona giornata.
      Ciao Ran Soeky
      enrico

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  6. Ciao Enrico, queste strade vuote con i loro sinenzi mettono angoscia.
    Speriamo di tornare alla dimenticata quotidianità.
    Un abbraccio virtuale
    Rachele

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    1. Cara Rakel in città non siamo più abituati alle strade vuote e a questo silenzio assordante. L'aria e l'ambiente ne traggono beneficio, in città compaiono alcuni animali selvatici ma speriamo di poter tornare presto alla "normalità".
      Buona giornata, un abbraccio
      enrico

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