La casa di Piazzale Bacone, 6 è composta di 4 piani più quello a terra dove si trovano le attività commerciali. C’è anche una mansarda ma è invisibile dalla strada.
Fu edificata nel 1908, su progetto dell’architetto Andrea Fermini.
Parzialmente danneggiata durante i bombardamenti bellici nella copertura, fu riparata nel dopoguerra.
Il fabbricato ha una facciata esterna in stile “floreale”, caratterizzata di figure umane e rilievi in cemento decorativo e ferro battuto.
* Le decorazioni in facciata riprendono l'incisione di Dorè di Paolo e Francesca nella Divina Commedia di Dante.
I due personaggi, ripetuti poi altre due volte dallo stesso calco, sembra stiano per darsi un bacio. La figura femminile è avvolta in una veste trasparente e leggera che lascia scoperto il seno. La composizione è a sua volta incorniciata nelle finestre dei due piani tra fiori e foglie.
Graziose fanciulle sedute su una mensola sorridono ai passanti tra frutta e drappi al culmine delle paraste laterali e sorreggono il cornicione di gronda come delle cariatidi.
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Ho letto in rete il racconto di una signora che aveva 3 anni al tempo del conflitto, QUI c'è anche un filmato in cui racconta ciò che accadde:Un fatto drammatico e curioso avvenne poco distante da questo edificio. Sul luogo dove oggi sorge la piscina comunale Bacone, durante la II Guerra Mondiale, vi era un grande magazzino e una rivendita di vino, l'enoteca Da Rios. Gli enormi scantinati, fungevano da rifugio durante i bombardamenti per moltissimi abitanti della zona. Durante uno dei raid aerei una bomba centrò il magazzino lesionando le enormi botti piene di vino. Alcune delle persone assiepate nei sotterranei, perirono sia per i crolli sia annegate nel vino.
Io non ho trovato notizie ufficiali che confermino questo avvenimento, se trovate notizie segnalatemele.
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Che bella abitazione !!! Io, stamattina, ho fatto i biglietti per Milano, ma non so se riuscirò a fidarmi di treno e metrò. Vorrei andare a Palazzo Reale a vedere le mostre ma il problema è che non mi fido a prendere i mezzi. Saluti.
RispondiEliminanon uso i mezzi pubblici quindi non sono in grado di valutare se ci sono affollamenti e se usano mascherine e distanze, forse la domenica i mezzi non sono pieni. Anche nei musei non so se ci sono ingressi contingentati e le visite fatte controllando l'orologio.
EliminaFelice domenica cara Mirtillo, un abbraccio
enrico
Accidenti che tragedia non non ho sentito parlare di questa tragedia ma se trovo qualcosa te lo scrivo, forse le cronache d'epoca del corriere
RispondiEliminaProprio perché non ho trovato notizie particolareggiate ho qualche dubbio.
EliminaCiao Carmine felice domenica.
enrico
Un palazzo bellissimo, come tanti in Milano, e una storia curiosa; grazie Enrico. Buona domenica.
RispondiEliminasinforosa
Se si passa da quelle parti, il palazzo merita di essere osservato perché è "aggratis" come direbbe Philippe Daverio. :-) La storia degli annegati qualche dubbio me lo lascia.
EliminaCiao cara Sinforosa, felice domenica, un abbraccio
enrico
Mh, la storia della gente annegata nel vino sa un po' di leggenda, eh.
RispondiEliminaPalazzo bellissimo.
Moz-
Per annegare il livello del vino avrebbe dovuto essere alto, magari qualche persona uccisa da schegge o detriti, nella caduta è finita con il volto coperto dal vino ed è nata la storia.
RispondiEliminaFelice domenica Moz-
enrico
Molto bello il palazzo.Buon pomeriggio OLga
RispondiEliminaQualche volta passiamo davanti a dei palazzi e non li degniamo di uno sguardo, eppure basterebbe guardare un po’ in alto.:-)
RispondiEliminaCiao cara Olga, un abbraccio
enrico
Magnífica postagem, amigo Enrico. As fotos salientam a beleza da arquitetura.
RispondiEliminaParabéns pela excelente postagem.
Uma boa semana, caro Enrico.
Um abraço
Amico Pedro ti ringrazio per il commento. Può capitarmi di passare diverse volte davanti ad un palazzo prima di notare la particolarità della sua architettura.
RispondiEliminaFelice settimana, un abbraccio
enrico