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mercoledì 9 febbraio 2022

Foibe: giornata del ricordo


 Le foibe sono le fenditure carsiche usate come discariche in cui furono gettati molti dei corpi delle vittime. 
 Nel 2005 gli italiani furono chiamati per la prima volta a celebrare il «Giorno del Ricordo», in memoria dei militari e civili italiani, torturati ed uccisi  dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della seconda guerra mondiale e degli italiani costretti all'esodo dalle ex province italiane della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.
(I portinai che avevamo a Como erano profughi della Croazia).

8 commenti:

  1. Ci vuole un esteso progetto di pace. Altrimenti tutto potrebbe ripetersi.
    Ciao e grazie Enrico.

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  2. Non dobbiamo mai dimenticare le atrocità di cui sono capaci le menti tarate di individui che spesso trovano la complicità di esseri altrettanto abbietti.
    Buona serata cara Pia, un abbraccio
    enrico

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  3. Un'altra atrocità che non bisogna dimenticare e vrso la quale si resta senza parole.... solo tanto dolore. Buon pomeriggio, Enrico.

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    1. Dolore e rabbia per quelle povere vittime che in molti casi avevano l'unica colpa di essere Italiani.
      Buona giornata cara Caterina, un abbraccio
      enrico

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  4. Nonostante i ricordi e le parole purtroppo le atrocità si ripetono, indipendentemente da chi le comanda o le subisce, basta guardare la libia, il recente conflitto dei balcani, il sudamerica, guardare la passato serve per imparare a non commettere atti cosi vili e violenti, spero che possano insegnare qualcosa

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  5. La testimonianza della coppia di custodi della villa fuggiti da quei luoghi erano terribili.
    Purtroppo quando ci sono eccidi di intere popolazioni, qualche volta anche i ricordi di chi ha vissuto quelle tragedie sembrano quasi incredibili ma dobbiamo continuare a ricordare per rispetto delle vittime.
    Ciao Carmine, buona giornata.
    enrico

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  6. A Napoli vivevano tanti esuli istriani, il padre di un mio compagno di classe era di origine fiumana, nonostante fossero passati decenni piangeva ancora quando ricordava quei giorni.

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  7. Avendo conosciuto dei profughi posso capirlo. Bastava essere Italiani per essere deportati o uccisi, non importava altro.
    Ciao Nick buon proseguimento.
    enrico

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