Il palazzo di tre piani, facciata con basamento in bugnato grezzo tipo «finta roccia» finestre rotonde e in alto i puttini a mo’ di stucco settecentesco doveva essere un po’ il manifesto artistico dell’Art Nouveau a Milano ma aver scelto lo stile liberty per una facciata del neoclassico corso Venezia fu una sfida e per i milanesi la cosa più scandalosa risultarono le due statue poco vestite (allegoria della Pace e dell'Industria?) poste ai lati del portone d'ingresso. Palazzo Castiglioni divenne per tutti «La ca’ di ciapp», la casa delle chiappe.
L’architetto Sommaruga non distrusse le sculture del Bazzaro e quando, una decina d’anni dopo, gli fu chiesto di progettare villa Faccanoni in via Buonarroti 48, altra residenza privata per una facoltosa famiglia milanese in accordo con i committenti, inserì le sculture sul prospetto laterale della villa al riparo dei grandi alberi del giardino (oggi Villa Faccanoni è una clinica).
Caro Enrico!
RispondiEliminaGrazie per averci presentato questo splendido palazzo, decorato in un elegante stile Art Nouveau. È una vera meraviglia architettonica. Sono un appassionato di architettura Art Nouveau perché affascina con i suoi dettagli decorativi e gli elementi unici, suscitando ammirazione da ogni parte.
Vi auguro un buon fine settimana, vi mando abbracci e saluti.
Interessante ! Non credo di avere mai visto i palazzi di cui parli ! Saluti.
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