La zona che che oggi è
chiamata Cinque Vie esiste dal tempo dell’Impero Romano. Le Cinque Vie sono Via del
Bollo, Via Santa Marta, Via Santa Maria Podone, Via Santa Maria
Fulcorina e Via Bocchetto. Il quartiere è formato da stradine che si
incrociano in un’area ricca di monumenti, fra resti imperiali,
palazzi, negozi, musei e chiese. Il quartiere fu ridotto in
macerie durante la seconda guerra mondiale e nel corso del tempo ha
subito diverse trasformazioni: gli edifici del lato sud, tra via
Santa Maria Podone e via Santa Marta, l'angolo del lato nord tra via Bocchetto e via del
Bollo sono rimasti intatti ed originali, il resto degli edifici sono ruderi, ricostruzioni o nuove
costruzioni.
In questa zona durante
l'impero romano nacque il nucleo di Mediolanum c'erano il Palazzo
Imperiale (i ruderi sono visibili da Via Brisa), il Teatro (in Piazza
Affari) e il Circo (in Via Circo).
Il Palazzo Imperiale
fu eretto dall’imperatore Massimiano nel III secolo, quando
l’antica Mediolanum era la capitale dell’Impero Romano
d’Occidente. Collegato grazie a un passaggio coperto al vicino
Circo, il palazzo di Massimiano era la residenza dell’Imperatore e
della sua corte aveva terme private, luoghi di
culto e aree residenziali. Il palazzo fu raso al suolo intorno
all’anno 1000, i resti sono stati scoperti nel secondo dopoguerra e
oggi si trovano in un area verde aperta tra Via Brisa, Via Meravigli
e Via Ansperto.
In Via Santa Maria Fulcorina c'era una chiesa antichissima sconsacrata nel 1798 e demolita nei primi del 900 per fare spazio al passaggio che porta a Piazza Affari
Negli anni Trenta per far posto a Palazzo Mezzanotte attuale sede della Borsa e della scultura L.O.V.E.(dito medio) di Maurizio Cattelan furono abbattute delle costruzioni popolari e durante i lavori di scavo furono rinvenute le fondamenta del teatro romano.
Teatro Romano eretto
durante l’età augustea (tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio
del I secolo) era l’edificio più grande costruito
all’interno del foro di Milano. Il Teatro aveva una capienza di
8000 spettatori quando Mediolanum contava circa 20.000
abitanti. Cessò le sue rappresentazioni intorno al V secolo quando
l’editto di Teodosio impedì lo svolgimento di spettacoli ludici.
Durante l’età comunale, poco dopo il 1100, il teatro fu utilizzato
come luogo per le riunioni del Senato cittadino. Nel 1162 fu
distrutto da Federico il Barbarossa nell’assedio di Milano.
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Il Circo era lungo 470
metri e largo 80 usato prevalentemente come ippodromo, era collegato tramite un
passaggio coperto al palazzo dell’Imperatore Massimiano. Nel 604 fu il luogo dove
fu proclamato re dei Longobardi il figlio della Regina Teodolinda. Il
Circo fu abbandonato e in seguito abbattuto nel corso del basso
medioevo. Nel 1939 furono scoperti alcuni resti, tra cui una porzione
del muro esterno della curva (alto circa 10 metri) e i resti in
cemento delle imponenti fondazioni delle gradinate.
Via Santa Maria Podone dà
il nome a una delle chiese più antiche di Milano sulla sua facciata
è ancora visibile lo stemma della famiglia Borromeo che nel Medioevo
considerava la chiesa come la cappella di famiglia, la piazza sorta
nel 1440 porta il loro nome.
Piazza Borromeo fu realizzata nel 1440 per volere della famiglia Borromeo, che fece abbattere molte case prospicenti la chiesa di Santa Maria Podone, questa è una delle piazze più note delle Cinque Vie. L’edificio religioso è uno dei più antichi di Milano. Fu fondato nel IX secolo dal nobile Verulfo detto Podone e trasformato nel XV secolo, durante l’apertura della piazza. Fu il conte Vitaliano Borromeo che commissionò a Giovanni Solari una radicale trasformazione della chiesa. L'architetto ritoccò le volte, l’abside maggiore e progettò la cappella di famiglia.Palazzo Borromeo fu costruito alla fine del Trecento quando i Borromeo si stabilirono a Milano da Firenze. Nonostante i bombardamenti subiti nel corso della Seconda Guerra
Mondiale connserva il
portale di marmo e due cortili di cui quello "d'onore"
ha tre lati porticati e un lato ancora interamente decorato.
In Via Santa Maria
della Porta troviamo l’omonima chiesa di
ispirazione barocca, eretta in piena dominazione spagnola sulle rovine di una vecchia chiesa dell’anno mille. La Chiesa fu edificata nel 1652, progettata dal Richini e alla sua morte fu completata dall’architetto Francesco Castelli. Colpita dal bombardamento del 1943, durante i lavori di restauro tra
i resti della cappella fu recuperato un dipinto raffigurante
la Madonna del Grembiule, che fu la ragione per cui la cappella era
stata costruita
Via del Bollo deve il suo nome per avere ospitato la sede storica delle Poste. La via sfocia da un lato
in via Zecca Vecchia, dove si trovava la Zecca di Stato, dal lato
opposto in piazza San Sepolcro dominata dalla Chiesa di San Sepolcro
alla sinistra della quale svetta la statua, risalente al 1864,
raffigurante il Cardinale Federico Borromeo. I
In Via Santa Marta
si trova la storica sede della Società d’Incoraggiamento
di Arti e Mestieri che dal 1838 si occupa di formazione del personale
manifatturiero. In Via Bocchetto c'era un edificio risalente al XVIII secolo al cui
interno primeggiava una torre di origine medievale. Il palazzo fu raso al
suolo intorno all’anno 1000,i resti sono stati scoperti nel secondo
dopoguerra e oggi si trovano in un area verde aperta tra Via Brisa,
Via Meravigli e Via Ansperto.
La Torre dei Gorani svettava su Palazzo Gorani, distrutto dai bombardamenti della seconda
guerra mondiale. Del palazzo è rimasta la torre, il portale barocco e
qualche muro perimetrale

Via Bagnera è una delle
strade più oscure e misteriose di Milano, qui nella metà
dell’Ottocento ci furono una serie di efferati delitti compiuti da
Antonio Boggia, considerato il primo serial killer della
storia italiana. Il Boggia, che abitava nella vicina Via Nerino,
rapinava e, successivamente, uccideva le sue vittime, adescate tra
Via Bagnera e le viuzze adiacenti alla sua abitazione. Compiuto il
delitto le nascondeva in uno scantinato di sua proprietà proprio in
Via Bagnera. Arrestato fu dichiarato insano di mente e condotto al
Manicomio della Senavra. Vi rimase solo pochi mesi. Una volta
liberato Boggia ritornò alla sua macabra attività e nella sua
cantina furono ritrovate altre tre persone. Arrestato e condannato a
morte fu giustiziato nel 1862, questa fu l’ultima esecuzione
capitale di un civile eseguita a Milano.*********

Piazza Mentana, nasce sul finire del XIX secolo per onorare i caduti garibaldini durante la Battaglia di Mentana del 1867 in cui le truppe volontarie di Garibaldi si scontrarono con quelle pontificie. I garibaldini erano diretti a Tivoli per sciogliere la Legione, dopo il fallito tentativo di conquistare Roma. In mezzo alla piazza spicca il monumento ai caduti realizzato dallo scultore torinese Luigi Belli nel 1879. Nel quadrilatero, all’angolo con via Santa Marta, c'è il palazzo Siam (Società Incoraggiamento Arti e Mestieri) del 1889, progettato dall’architetto Francesco Pestagalli.

Piazza San Sepolcro è poco distante da Piazza Duomo, incastonata tra Piazza Edison e i negozi alla moda di Via Torino, c’è Piazza San Sepolcro. La Chiesa di San Sepolcro quasi nascosta è affiancata dall’ingresso della Biblioteca Ambrosiana. L’edificio risale al XII secolo e, nel corso del tempo, è stato trasformato più volte. Nel 1605 fu modificato in stile barocco, spogliandolo degli elementi romanici che lo contraddistinguevano. Solo nel 1894, grazie all’opera degli architetti Cesare Nava e Gaetano Moretti la facciata della chiesa ritornò in stile romanico, dandole l’aspetto simile delle origini.
Grazie per questo post interessante.Buona domenica Enrico
RispondiEliminaCiao cara Olga felice settimana. un abbraccio
Eliminaenrico
Quante cose che non conoscevo di Milano !!! Saluti.
RispondiEliminaCinque Vie è la zona centrale più antica di Milano
RispondiEliminaFelice settimana cara Mirtillo, un abbraccio
enrico
Caro Enrico,
RispondiEliminaUn resoconto eccellente della ricca storia dell'Italia.
Ogni volta che vado in Italia, Milano è una tappa obbligata, così come Roma.
Buona settimana!
Un abbraccio forte!!!
Grazie caro Douglas Melo
RispondiEliminaBuona settimana, un abbraccio
enrico
Italia tiene zonas maravillosas, que desgraciadamente solamente no conozco na da más que por fotografías.
RispondiEliminaUn abrazo.