Hachikô la storia di un cane

Hachikô, un cane fedele
Ho visto in tv che Richard Gere ha interpretato un film che narra la storia di un cane e della sua totale devozione al padrone, “Hachi: A dog’s story“.
Poiché il film è tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto, mi sono documentato.
Il professor Hidesamuroh Ueno ricevette in dono, un cucciolo di Akita Inu che chiamò Hachi (Hachikô è un vezzeggiativo). Il professore, per andare all’università di Tokyo, ogni mattina prendeva il treno che passava dalla stazione di Shibuya. Hachikô prese l’abitudine di accompagnarlo in stazione la mattina e ritornava la sera per accoglierlo al suo rientro. Passarono due anni e il professore fu stroncato da un infarto mentre era all’università e non rientrò più, ma Hachikô continuò ad andare ad aspettarlo in stazione per dieci anni fino all'8 marzo 1935 quando morì all'età di dodici anni. La storia era di dominio pubblico e gli abitanti di Shibuya commissionarono allo scultore Teru Ando una statua di bronzo di Hachikô e la collocarono davanti alla stazione. L’opera originale venne fusa durante la seconda guerra mondiale perché serviva il metallo per produrre le armi. Nel 1948 a Takeshi Ando, figlio di Teru, fu commissionata una nuova statua raffigurante il cane e fu posta nello stesso posto di quella precedente, all’entrata della stazione di Shibuya.
Il 7 Marzo di ogni anno si tiene la Chûken Hachikô Matsuri, è la festa dell’amicizia e fedeltà che lega da sempre l’uomo e il cane.