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martedì 12 ottobre 2010

Curare con le sanguisughe


Curare con le sanguisughe "hirudo medicinalis".

La terapia di salasso tramite sanguisughe sono vecchie di millenni si hanno ritrovamenti di reperti che parlano di salassi durante i quali sono state impiegate le sanguisughe già nel secondo secolo avanti Cristo, per opera dei greci. La terapia delle sanguisughe è ora di nuovo riutilizzata nella medicina moderna. La reintroduzione di questo metodo è in realtà avvenuta dalla fine degli anni Settanta con l'avvento della microchirurgia, ma l'utilizzo era tenuto quasi nascosto dalla medicina Usa al punto che il loro impiego non era in alcun modo ufficialmente regolato. L’intervento della sanguisuga si rivela prezioso non tanto per la quantità di sangue che riesce a succhiare durante il morso, approssimativamente 5 millilitri, ma per il quantitativo che continua a defluire dall’incisione per 6-10 ore dopo il distacco, che arriva a 100/150.
L’applicazione della sanguisuga su lembi di tessuto reimpiantati facilita dapprima la ripresa della circolazione sanguigna, ed in seguito la cicatrizzazione, operando al tempo stesso un’azione di prevenzione sulla formazione di pericolosi coaguli. Per questa ragione è particolarmente utile nei casi di chirurgia plastica. Il morso della sanguisuga è sostanzialmente indolore, perché nella sua saliva c’è un miscuglio di enzimi e di sostanze che svolgono un effetto anticoagulante, antinfiammatorio e analgesico. Secondo gli esperti, i rivoltanti animaletti sono utilissimi per ripulire il sangue e aiutare la ripresa della circolazione dopo interventi di reimpianto di arti o simili Secondo Scott Levin, chirurgo della Duke university, le sanguisughe sono in grado, ad esempio, di aiutare a riconnettere non solo arterie, ma le piccolissime venuzze della mano e del polso negli interventi in cui l'arto è reimpiantato dopo incidenti di varia natura. Inoltre le sanguisughe quando sono all'opera iniettano nei pazienti un potente cocktail fatto di sostanze anticoagulanti, anestetizzanti e antibiotiche che riducono la pressione dovuta alle perdite di sangue. Dopo i suoi interventi, Levin racconta di usare due o tre sanguisughe ogni paio d'ore, gli animali si riempiono, infatti, di sangue in soli 20 minuti.

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