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martedì 26 ottobre 2010

Ebraismo


Ebraismo
I principi fondamentali dell'ebraismo sono la fede in un solo Dio e la concezione di Israele come popolo eletto incaricato di diffondere tale fede. ll Dio unico non è tuttavia un'astrazione. E' il Dio vivente, che sovrintende alla creazione e alla conservazione delle creature, sia come complesso che nella loro individualità. Dio è un giudice che pone il creato di fronte alle sue esigenze e ai suoi giudizi. Egli si prende cura degli uomini che non abbandonerà mai, ma anzi li ricompenserà. La sua bontà fa di Lui un redentore che non cerca vendetta, ma vuole liberare il mondo dai suoi peccati per salvarlo e colmarlo di felicità. Dio, com'è scritto nel Talmud, è "il nostro Padre che sta nei cieli" ed è puro spirito, onnisciente ed eterno. All'uomo spetta il compito di collaborare con Dio nella realizzazione del progetto di salvare il mondo attraverso l'obbedienza alla legge morale, un'imitazione terrena degli attributi divini di bontà, misericordia e giustizia. Il regno di Dio non è limitato all'aldilà, ma va realizzato già in terra ad opera dell'uomo sotto la guida di Dio. Il mondo terreno è l'anticamera del Regno di Dio che verrà inaugurato dal Messia, un essere mortale il cui avvento è tuttora atteso, strumento della riabilitazione di Israele a possedere la sua patria d'origine. Grazie alla collaborazione di Israele reintegrato nella sua potenza, il Messia saprà rigenerare l'umanità intera, consentendo a tutti gli uomini di approdare al Regno universale di Dio.


L'ebraismo nega l'esistenza del peccato originale, crede nel libero arbitrio e pertanto nella libertà di scelta fra virtù e peccato. La colpa di Adamo ha causato solamente la mortalitá del corpo. ll tornare a Dio, dopo il peccato, è sufficiente per redimersi secondo un giudizio divino che segue un'imperscrutabile volontà in nulla simile a quello umano. Dopo la morte i giusti saranno premiati con la vita eterna e avranno accesso al Gran Eden (Giardino delle delizie) in cui godranno della presenza di Dio. Tale beneficio non è riservato solo al popolo di Israele ma ai giusti di tutte le nazioni del mondo. La salvezza, per i non ebrei, consiste nell'osservanza delle sette leggi rivelate da Dio nella notte dei tempi a Noè: rifiuto dell'idolatria, dell'incesto, della bestemmia, del furto e dell'omicidio, della consumazione di membra estirpate a un animale vivente e obbligo di comportarsi secondo giustizia.Chiunque viva ispirandosi a questi precetti è già vicino a Dio e, se appartiene a un'altra religione purchè monoteista, può legittimamente aspirare al regno dei cieli senza gli obblighi di sottostare ai precetti religiosi ebraici, riservati a Israele.

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