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domenica 17 ottobre 2010

Gerald Bull e il supercannone


Gerald Bull e il supercannone
Gerald Bull Vincent (9 marzo 1928 - 22 marzo 1990) è stato l'ingegnere canadese che ha messo a punto un supercannone che secondo le sue intenzioni poteva “sparare” verso lo spazio, a costi molto inferiori a quelli attuali, dei satelliti. Nel 1962  con il denaro del Pentagono e del Dipartimento della Difesa Canadese prese il via il programma HARP "High Altitude Research Project", in cui veniva impiegato un cannone creato da Gerald Bull che aveva unito due cannoni calibro 400 mm (16 pollici), del tipo usato sulle corazzate. Il mega cannone fu istallato nell'isola di Barbados e sparava quasi verticalmente verso l'oceano fino a quote di 130-150 km, non sufficienti per raggiungere l’orbita ma, abbastanza da dimostrare le potenzialità del progetto. Nel 1967, Bull era ormai pronto a “sparare” il primo satellite, il Martlet 2G-1. Il proiettile era costituito da due stadi a propellente solido con un micro satellite da 2 kg ed era pronto il progetto di veicoli più potenti. Nemici di Ottawa denigrarono il suo lavoro, accusandolo i aver falsificato i bilanci per avere più sovvenzioni (era vero), e sostennero che un satellite non avrebbe sopportato l’accelerazione. Tagliate le sovvenzioni di canadesi ed americani il programma HARP fu cancellato pochi mesi prima del lancio. Bull per cercare nuovi finanziamenti emigrò in sud africa e con l'implicito incoraggiamento della CIA, aiutò i sudafricani che avevano problemi con gli angolani a costruire un obice da155 mm con il 50% di potenza in più di qualunque altro. Nel 1970 le alleanze internazionali cambiarono e Bull venne accusato di traffico illegale di armi, si dichiarò colpevole e subì 6 mesi di carcere. Dopo vari tentativi di portare avanti le sue attività finì in Iraq, ove collaborò al supercannone di Saddam Hussein. Il 22 marzo 1990 Gerard Bull che i servizi segreti di mezzo mondo tenevano d’occhio, fu ucciso, forse da agenti dei servizi segreti israeliani, con cinque colpi di pistola: due alla testa, tre alla schiena, Solo dieci minuti prima aveva lasciato gli uffici della Space Research Corporation nella Rue de Stalle 63. dove aveva offerto all'Iraq del Presidente Saddam Hussein i progetti per la costruzione di un supercannone forse in grado di sparare testate nucleari, chimiche o batteriologiche fino al territorio israeliano. Nella realtà dei fatti quel cannone, essendo intrasportabile, sarebbe stato un’arma facilmente visibile da satellite e sarebbe stata certamente resa inoffensiva dopo il primo colpo sparato.

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