La casa della follia dell’architetto schizofrenicoKarl Junker (nato 30 agosto1850 a Lemgo - morto 25 gen 1912) è stato un pittore, scultore e architetto tedesco. Persi i genitori e il fratello quando era un bambino, studiò architettura e pittura a Monaco di Baviera, soggiornò tre anni anche in Italia. Tornò a Lemgo nel 1889 e iniziò la costruzione della casa nella quale sarebbe andato a vivere con la donna che stava per sposare. Nel 1891 la struttura dell'edificio a due piani in legno con base in pietra era quasi finita, (I lavori in realtà proseguirono per venti anni sino alla sua morte), ma la costruzione della casa lo aveva assorbito a tal punto che la fidanzata sentendosi trascurata lo lasciò. Le pareti sono ricoperte con figure mitologiche e ogni centimetro della casa, dalle scale al soffitto, è decorato con figure intagliate a mano. La progettazione, l’architettura, il design, i murales e i mobili dorati sono stati ideati e realizzati da quest’uomo che sebbene fosse schizofrenico non fu mai rinchiuso in ospedali. Karl ha trascorso il resto della sua vita in solitudine, in una stanzetta della sua casa scultura. Karl era convinto che la sua architettura sarebbe stata valutata correttamente e considerata rivoluzionaria, come la musica di Wagner, forse solo dopo un centinaio di anni.
lunedì 25 ottobre 2010
Junker House, Lemgo, Germania
La casa della follia dell’architetto schizofrenicoKarl Junker (nato 30 agosto1850 a Lemgo - morto 25 gen 1912) è stato un pittore, scultore e architetto tedesco. Persi i genitori e il fratello quando era un bambino, studiò architettura e pittura a Monaco di Baviera, soggiornò tre anni anche in Italia. Tornò a Lemgo nel 1889 e iniziò la costruzione della casa nella quale sarebbe andato a vivere con la donna che stava per sposare. Nel 1891 la struttura dell'edificio a due piani in legno con base in pietra era quasi finita, (I lavori in realtà proseguirono per venti anni sino alla sua morte), ma la costruzione della casa lo aveva assorbito a tal punto che la fidanzata sentendosi trascurata lo lasciò. Le pareti sono ricoperte con figure mitologiche e ogni centimetro della casa, dalle scale al soffitto, è decorato con figure intagliate a mano. La progettazione, l’architettura, il design, i murales e i mobili dorati sono stati ideati e realizzati da quest’uomo che sebbene fosse schizofrenico non fu mai rinchiuso in ospedali. Karl ha trascorso il resto della sua vita in solitudine, in una stanzetta della sua casa scultura. Karl era convinto che la sua architettura sarebbe stata valutata correttamente e considerata rivoluzionaria, come la musica di Wagner, forse solo dopo un centinaio di anni.
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