La risalita del Balolo worms- Eunice Viridis
In alcune aree esterne delle Fiji e delle Samoa, una volta l’anno e solo per poco tempo, in novembre dieci giorni dopo la luna piena, all’alba (notizie apprese dalla televisione) accade un evento molto raro che i nativi aspettano ogni anno con ansia. La risalita alla superficie dell’Eunice viridis nome scentifico Palola viridis, si tratta di un verme lungo e sottile, che nessuno vede mai perché passa la sua esistenza nascosto fra i coralli.
In alcune aree esterne delle Fiji e delle Samoa, una volta l’anno e solo per poco tempo, in novembre dieci giorni dopo la luna piena, all’alba (notizie apprese dalla televisione) accade un evento molto raro che i nativi aspettano ogni anno con ansia. La risalita alla superficie dell’Eunice viridis nome scentifico Palola viridis, si tratta di un verme lungo e sottile, che nessuno vede mai perché passa la sua esistenza nascosto fra i coralli.
In questo giorno i vermi lasciano i loro nascondigli e salgono per qualche decina di minuti in superficie alla ricerca di un compagno o una compagna con cui accoppiarsi e sono tanto numerosi che l’acqua è piena di questi esserini colorati, alcuni marroni, alcuni blu, altri rosa che formano delle lunghe strisce sulla superficie. I pescatori usando dei retini, portano a bordo ogni volta enormi manciate gelatinose di esseri che si agitano e si attorcigliano.
Appena la luce del giorno aumenta, la membrana colorata che costituisce la pelle dei vermetti, si dissolve e ognuno di loro riversa in mare milioni di uova (quelli rossi) e di spermatozoi (quelli blu) destinati a congiungersi per formare nuovi individui. Dopo un’ora è tutto finito e le barche rientrano cariche di contenitori colmi di Palola. Appena giunti a terra, il Balolo è lavato in acqua dolce e poi messo a bollire, per fermare il processo di dissoluzione, in enormi calderoni. Poi, scolato e asciugato all’aria, sarà cucinato secondo ricette personali.
La tradizione vieta, per motivi legati alla superstizione, la commercializzazione di questo alimento che è regalato ad amici e parenti. Per i nativi, il Balolo è una golosità come per noi è il caviale.
Appena la luce del giorno aumenta, la membrana colorata che costituisce la pelle dei vermetti, si dissolve e ognuno di loro riversa in mare milioni di uova (quelli rossi) e di spermatozoi (quelli blu) destinati a congiungersi per formare nuovi individui. Dopo un’ora è tutto finito e le barche rientrano cariche di contenitori colmi di Palola. Appena giunti a terra, il Balolo è lavato in acqua dolce e poi messo a bollire, per fermare il processo di dissoluzione, in enormi calderoni. Poi, scolato e asciugato all’aria, sarà cucinato secondo ricette personali.
La tradizione vieta, per motivi legati alla superstizione, la commercializzazione di questo alimento che è regalato ad amici e parenti. Per i nativi, il Balolo è una golosità come per noi è il caviale.
Davvero interessante. E anche sapere che le tradizioni esistono e resistono.
RispondiEliminaFelice giornata
Paolo
Penso che questa bella collaborazione, l’ospitalità e l’amicizia riscontrabile fra queste genti, purtroppo si sia un po’ persa nelle grandi metropoli.
EliminaBuon fine settimana Paolo
enrico