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martedì 2 novembre 2010

Petra


Petra
Patrimonio dell'umanità UNESCO 
Petra, a circa 260 km a sud di Amman (Giordania) è una stupenda città scavata nella roccia. Situata in un profondo canyon accessibile solo attraverso uno stretto e tortuoso crepaccio. Alla fine di questo lungo corridoio si vede la più bella delle elaborate rovine di Petra, il Khasneh al Faroun (Tesoro del Faraone) alto 45 metri, che non è stato costruito, ma è stato scavato interamente nella pietra arenaria, una roccia policroma che assume un intenso color ruggine con striature grigie, gialle e di tutte le sfumature intermedie. Anche il monastero è altrettanto imponente, c'è poi un anfiteatro con una capienza di 8000 posti e il Tempio dei leoni alati, ancora in fase di scavo.
Dal IV secolo la città appartenne all'Impero d'Oriente e fu sede di un episcopato, fu per qualche tempo occupata dai Crociati durante la loro presenza in Palestina, come testimoniano alcune fortezze nei dintorni. Dopo la conquista mussulmana non si hanno più notizie di Petra fino al 1812, quando fu "ritrovata" dal viaggiatore svizzero Johann Ludwig Burckhardt.
Grazie alla sua posizione tra montagne invalicabili era una fortezza imprendibile. Controllava le rotte tra Gaza ad ovest, Bostra e Damasco al nord, fino a Elath e Leuce, il Mar Rosso e attraverso il deserto fino al Golfo Persico.
 Il primo tentativo, da parte romana di conquista fallì nel 63 AC e solo nel 106 Petra, scomparsa la dinastia Nabatea, entrò a far parte della Provincia d'Arabia.
Gli scavi archeologici hanno messo in evidenza come i primi abitanti dell'area siano stati gli Edomiti, la cui presenza è attestata fin dal II millennio AC. Intorno al 500 AC i Nabatei, una popolazione nomade del sud, scacciarono gli Edomiti e fecero di Petra la capitale del proprio regno.

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