Nuove norme per la qualità di frutta e verdura
Dal 1°luglio 2009, secondo quanto previsto dal regolamento CE. n. 1221/2008, nonostante il parere contrario nel Comitato di gestione di sedici Paesi, tra cui l'Italia (solo nove i favorevoli, quasi tutti nordeuropei) sarà possibile trovare al banco dell’orto-frutta, prodotti di ogni forma e qualità, in teoria, anche quelli più scadenti. Sono, infatti, cambiate le regole che disciplinano gli standard minimi di forma e dimensione per la commercializzazione dei seguenti 26 tipi di prodotti ortofrutticoli freschi: albicocche, carciofi, asparagi, melanzane, avocado, fagioli, cavoli di Bruxelles, carote, cavolfiori, ciliegie, zucchine, cetrioli, funghi coltivati, aglio, nocciole in guscio, cavoli cappucci, porri, meloni, cipolle, piselli, prugne, sedani da coste, spinaci, noci in guscio, cocomeri e cicoria witloof. Restano in vigore le vecchie norme che disciplinano il commercio di: mele, agrumi, pere, kiwi, insalate in genere, pesche e nettarine, fragole, peperoni, uva da tavola e pomodori. Questi ultimi dieci prodotti possono essere venduti in pezzature sotto quelle standard, purché sull'etichetta sia apposta la dicitura “prodotto destinato alla trasformazione”. Le organizzazioni dei consumatori, sono preoccupate perché per il venir meno degli standard minimi per la commercializzazione c’è il rischio che siano posti in vendita prodotti scadenti allo stesso prezzo di quelli buoni.
Nessun commento:
Posta un commento
Anonymous comments with advertising links
are automatically considered SPAM