Altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di altitudine nei pressi della città di Uyuni, c’è la più vasta distesa di sale del pianeta. Il Salar è un deserto spettacolare completamente piatto e ricoperto da uno strato bianco che potrebbe sembrare neve, ma in realtà è sale. L'Isla del Pescado è una formazione rocciosa di 24,62 km² alta 102 m. che emerge, come un atollo dalla distesa di sale, è formata da sedimenti calcarei marini e materiale vulcanico che hanno creato un terreno sufficientemente fertile da permettere la crescita di grandi e piccoli cactus, piante erbacee e licheni. Sull'Isla sono stati rinvenuti giacimenti archeologici della cultura Tiahuanaco, rovine Inca, caverne e gallerie naturali. Circa 40.000 anni fa in questa zona c’era un gigantesco lago che prosciugandosi originò i due attuali laghi Poopó e Uru Uru e i due deserti Salar de Coipasa e l’enorme Salar de Uyuni che si estende per circa 12.000 km². Si stima che contenga dieci miliardi di tonnellate di sale, annualmente vengono estratte meno di 25.000 tonnellate. Lo strato superiore della crosta ha uno spessore di circa 10 m. ma sotto ci sono almeno una decina di strati che hanno un'altezza variabile fra i due e i dieci metri. Il Salar contiene notevoli quantità di Potassio, Boro, Magnesio e soprattutto un terzo delle riserve di Litio del pianeta, questo metallo è una delle materie prime vitali nella costruzione delle batterie, anche quelle per le auto elettriche. Una leggenda Inca racconta che nel deserto vi sono gli Ojos de Salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. Gli Ojos sono buchi nella superficie salata che in particolari condizioni di luce diventano pericolosi, poiché sono quasi invisibili, mimetizzati dall’acqua che affiora.
martedì 28 dicembre 2010
Salar de Uyuni –Bolivia-
Altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di altitudine nei pressi della città di Uyuni, c’è la più vasta distesa di sale del pianeta. Il Salar è un deserto spettacolare completamente piatto e ricoperto da uno strato bianco che potrebbe sembrare neve, ma in realtà è sale. L'Isla del Pescado è una formazione rocciosa di 24,62 km² alta 102 m. che emerge, come un atollo dalla distesa di sale, è formata da sedimenti calcarei marini e materiale vulcanico che hanno creato un terreno sufficientemente fertile da permettere la crescita di grandi e piccoli cactus, piante erbacee e licheni. Sull'Isla sono stati rinvenuti giacimenti archeologici della cultura Tiahuanaco, rovine Inca, caverne e gallerie naturali. Circa 40.000 anni fa in questa zona c’era un gigantesco lago che prosciugandosi originò i due attuali laghi Poopó e Uru Uru e i due deserti Salar de Coipasa e l’enorme Salar de Uyuni che si estende per circa 12.000 km². Si stima che contenga dieci miliardi di tonnellate di sale, annualmente vengono estratte meno di 25.000 tonnellate. Lo strato superiore della crosta ha uno spessore di circa 10 m. ma sotto ci sono almeno una decina di strati che hanno un'altezza variabile fra i due e i dieci metri. Il Salar contiene notevoli quantità di Potassio, Boro, Magnesio e soprattutto un terzo delle riserve di Litio del pianeta, questo metallo è una delle materie prime vitali nella costruzione delle batterie, anche quelle per le auto elettriche. Una leggenda Inca racconta che nel deserto vi sono gli Ojos de Salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. Gli Ojos sono buchi nella superficie salata che in particolari condizioni di luce diventano pericolosi, poiché sono quasi invisibili, mimetizzati dall’acqua che affiora.
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