Quando ho acquistato il mio primo pc le chat erano una novità. La sera ci ritrovavamo in rete in stanze superaffollate e si passava la serata chattando ridendo, scherzando, qualche rara volta litigando. Dopo un po’ di mesi abbiamo cominciato ad incontrarci, eravamo un bel gruppo, facevamo anche lunghi viaggi per vederci magari solo per una cena in compagnia. C’erano italiani che lavoravano all’estero che rientravano in Italia per due o tre giorni, gente che magari dalle isole saliva al nord o viceversa. Chi poteva ospitava i nuovi amici o trovava loro una sistemazione in albergo per una o due notti. Ho scritto queste cose per spiegare il contesto nel quale uno del nostro gruppo ha scritto il raccontino che segue, è stato un simpatico pretesto di felix65 per inserire i nik del nostro gruppo della chat e delle cene.
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Il GATTINO e LA MARGHERITA
ovvero
UNA BELLA STORIA di AMICIZIA
ovvero
UNA BELLA STORIA di AMICIZIA
"Che caldo, non so proprio dove ripararmi", disse il gatto FELIX65 alla margherita gialla che gli stava vicino. "Posso fermarmi un momento sotto i tuoi larghi petali?". "Certo", rispose la margherita, "così ci faremo un po' di compagnia".
"Lo sai, io non parlo mai con nessuno. Nessuno si accorge di me. Sono così piccolo che a volte nemmeno mi vedono e così sono sempre più spesso solo. Ho persino perso la voglia di miagolare. Se solo penso a qualche tempo fa, quando ero ancora felice e saltavo di qui e là e non mi fermavo mai. Ma poi mi è successa una cosa strana e adesso non ho più voglia di niente..." "Cosa ti è successo gattino?", chiese la margherita che nel frattempo si era cambiata d'abito indossando una WHITEROSES.
"E' una storia lunga, non so se ti va di ascoltarla..." "Certo che mi va. Dai, comincia a raccontare!"
"Allora, vediamo di cominciare dall'inizio. Io sono nato in una vecchia soffitta di una casa di campagna in un PAESEPALUDOSO non molto lontano da qui, con altri sette fratellini. Abbiamo passato in quella soffitta i giorni più JOELLE e spensierati del mondo. Eravamo un'allegra BRIGAT. Spesso ci svegliavamo al mattino x vedere la ROSALBA1841. Addirittura riuscivamo anche ad entrare in una stanza fantastica dove c'erano molti amici grazie a una vecchia macchina CONNESSA in internet. Spesso andavamo sul nostro sito preferito www. il tuosogno per esprimere un DESIDERIA90.
Poi un giorno un'auto si fermò davanti alla casa. Non so bene se fosse una ALEXIA500 o una KLYA o un'ATHENA757 ma alcuni tipi scesero ed entrarono in casa. Sentimmo dei rumori strani che cominciarono ad incuriosirci e così scendemmo pian pianino dalle scale. Di colpo vedemmo davanti a noi un uomo altissimo e grandissimo che si muoveva con fare da JAMES Bond; era molto CICCIORATTA e aveva in mano un'ERSCIABOLA e in bocca una sigaretta. Infatti si cominciò a sentire un forte odore di NICOTRILLA. Ma la cosa più brutta è che era un UOMODAIPIEDIPUZZOLENTI che quasi ci venne addosso, salendo le scale. Meno male che fummo lesti a STEERFORTH altrimenti ci avrebbe schiacciato. Si dice di lui che si chiamasse STEFANO.FICO. Infatti appena ci vide subito disse: "Amorucci. Venite da fico vostro". Ma a noi ci sembrò un UOMOPOCOAFFIDABILE e pensammo subito che avesse in mente una BUGIA. Con lui c'erano anche alcune donne. Una era molto intrigante, sembrava proprio una SIBILLABIONDA ma talmente bionda che non sembrava proprio una WESTGIRL. Li vicino a lei c'era un'altra DONNAICKOK. Questa era talmente magra ma talmente magra che sembrava una MISSFANTASMINA. Ce n'era anche una terza. Questa era altissima ma talmente alta che tutti la chiamavano GIOVANNA.COSCIALUNGA. L'uomo cominciò a dare martellate giganti alla nostra casa rovinando addirittura tutti i bei quadri che un PITTOREARTISTICO aveva fatto. Da li a poco cominciarono a volare pezzi di muro, di pavimento, pezzi di mobili e c'era un rumore fortissimo che proprio non si poteva resistere. Allora la mia sorellina MICETTACHEGRAFFIA cominciò freneticamente ad affilarsi le unghie su un PAOLOGIALLOROSSO. Anche GATTOINCALORE cominciò a miagolare. In genere miagolava quando gli venivano certe idee vedendo TITTINGABBIA sola soletta anche se sapeva che era un AMOREIMPOSSIBIL. Ma questa volta era diverso. Il suo miagolare sembrava quello di una MARMOTTANOCIVA. Anche la mia sorellina più birbona, MICIAB, si mise a piangere di rabbia gridando: "Ecco! Ce mancavano i GUESTaroli. Lo sapevo che andava a finire a THARAllucci e vino!". Era una situazione TREMENDA36.
Così io e i miei fratellini ci trasferimmo di sotto, nella cantina. Un posto speciale, oserei dire LEGRANDCHIC, pieno di cose curiose e interessanti; qualcuna anche misteriosa. A prima vista sembrava un posto pieno di DESCARTE buttate qua e là. Ma non era così. Bastava guardare bene. Ad esempio dal soffitto era sospeso un modellino di aereo FIGHTER45 che a guardarlo bene aveva ancora voglia di volare nonostante la polvere. Poi c'era anche un bel bastone, molto liscio e luccicante. Sembrava proprio la bacchetta magica del mago MERLIN138. Se fosse stato li, gli avrei voluto davvero chiedere di far sparire tutto quel casino. Su una vecchia sedia a dondolo c'era poi un grazioso peluche di TITTIROSA. Era molto particolare perché innanzitutto era rosa. E poi aveva una bella pancia rotonda e morbida. Chissà cosa aveva mangiato ?!?!?! Poco più in là c'era perfino una splendida statuetta del DAVINIC di Donatello. Te lo ricordi? Qualche anno fa fu presentato da LILLY Carlucci. Oh che vedo!! La foto di MARCELLA1706 Bella. Non feci in tempo a menzionarla, che la mia sorellina SARAH con l'h, appassionata di musica, subito cominciò a cantare: "Resta cu' me…..nun me lassà……..". E meno male che non gli venne in mente di cantarne una di quei rokkettari dei BABEJANE che già di rumore ce n'era abbastanza. Quella cantina era piena di foto. Alzando lo sguardo c'era la foto di SUORPAOLINA in bella vista sulla parete accanto a quella di ROCCO in una posa….. ehm……. da preghiera. Insomma, puoi capire bene, un bel luogo dove stare tutti insieme.
Il tempo passò ma le cose non rimasero sempre così. I miei fratellini e le mie sorelline, uno alla volta, vollero andare via a scoprire il mondo, a conoscere che mondo c'era fuori. Invano ricordai loro che la zia TERESA32 e il NONNOTITANIC avevano detto di non allontanarsi e che fuori della casa non erano tutti MANU.BONELLI. Provai a prenderli anche per la gola offrendo loro un bel piatto di GLARAG alla piemontese. Ma niente da fare. Alla fine rimasi solo. Io no, non volevo andare via da lì, quella era la mia casa e lì sarei rimasto……..
Ma purtroppo la solitudine incominciò a farsi pesante. Guardare dalla finestra il RIFLESSOLUNARE non era più sufficiente. Non avevo più nessuno con cui parlare e con cui giocare. Nessuno ad ascoltarmi e nessuno a farmi compagnia... Cominciavo a sentirmi solo ed avere un po' di paura. Sentivo rumori spaventosi e voci lontane sempre più forti... A volte la paura era tanta che mi sembrava di vedere anche DIMONIEDDA. Quando calava la notte c'era solo NEROEBASTA. Per passare il tempo e vincere la paura cominciai anche a recitare poesie. Ma mi sembrava di essere un PAZZOPOETA. Così presi anch'io la decisione di andarmene a conoscere il mondo. Partii la mattina dopo, presto presto, quando ancora il sole era a dormire. E con mia grande sorpresa mi resi conto di come era bello il mondo fuori. Era pieno di colori, di piante, di fiori e animali anche più piccoli di me. E tutti avevano un gran voglia di fare amicizia. La vita non era poi così SELVAGGIA64 come credevo.
Fu così che cominciai il mio cammino con KUKYna la topina che andava a trovare i suoi parenti in una fattoria lontana lontana. Poi venne la volta di LEONARDO il lombrico che stava costruendo una grande buca per l'inverno. E incontrai anche MARINA40 la formica che con il suo sacco sulle spalle portava il cibo a tutta la sua tribù a camporella. Cammina cammina incontrai anche DRUDYLLA la farfalla che con i suoi colori vivaci portava la gioia dovunque si posasse. Incontrai anche degli animali molto più grossi di me con ai piedi degli zoccoli; correvano come il vento e davanti a tutti loro ce n'era uno ancora più grosso: era il REDEICAVALLI. E che adorabile ANNIXEDDA la furetta bedda bedda che allegramente scorazzava su e giù per il prato.
Ma non solo c'erano molti animali. Anche il paesaggio era stupendo. Vidi anche de ILACHI con un'acqua scintillante e di un azzurro meraviglioso. Mi avvicinai incuriosito: quanti PESCI66!! Una marea di pesci che stavano facendo un JOKER64 in mezzo a un'ONDELLA. Quanti colori, quanti odori. A un tratto sentii un profumo, un profumo meraviglioso che mi prese i sensi. Era proprio il mio profumo preferito: GIVENCHY! Rapito da tanti ricordi e inebriato da tale fragranza, mi girai di colpo e vidi davanti a me qualcosa di molto bello: un'ORKIDEANERA01 con accanto una ROSASELVAGGIA40. Ma la meraviglia non era ancora finita. Questi fiori spuntavano da un cespuglio dove c'era ….. indovina un po'?? Una bella M.O.R.A.1 mmmmmmm che dolce! Vado matto x questo tipo di more. Quasi quasi la mangio così faccio una scorta di grassi omega 3, 6 e OMEGA.2001 che fanno bene al cuore.
Che bello! Stavo bene in loro compagnia, saltellavo e ridevo e ascoltavo le loro storie. Era veramente una GIOIA. Avevo tanti amici e con loro dividevo il mio tempo e la mia strada. Camminavo per ore e ore tra l'erba, tra i fiori, tra le piante e non mi stancavo mai. Ero così felice, così felice che di più non si poteva. Avevo voglia di CHANTAL34 e allora comincia a fischiettare una canzone di MINA.1 che più o meno faceva così: "…….tu chiamale se vuoi…emozioni !!!"
Poi un giorno cominciò a piovere... Prima piano piano; poi sempre più forte, sempre più forte. La terra era diventata un impasto di fango a causa di una LAVINIA.it e per noi animaletti non ci fu altra via di scampo che scappare sugli alberi e ripararci sotto le loro foglie. Ma la pioggia continuò ancora e ancora. E nemmeno le piante furono più in grado di proteggerci perchè anche le foglie cominciarono a staccarsi, a rompersi e a cadere per terra. Gli animali cominciarono a scivolare e molti di loro vennero travolti dal fango e dall'acqua. Io resistevo attaccato al mio ramoscello ma avevo paura e le mie zampine cominciarono a farmi male sempre più, finche anch'io caddi nel fango. Sprofondai a terra e mi trovai sommerso nel fango, dolorante e pieno di paura. Non riuscivo a tenere la testa fuori dalla poltiglia e le mie zampine mi facevano sempre più male. Avessi avuto una NURAGICA dove ripararmi. Avevo così paura che per un attimo chiusi gli occhi e mi abbandonai al vortice del fango, dell'acqua e del vento. Quando li riaprii mi accorsi che ero aggrappato a un grande secchio di latta che oscillava da destra a sinistra, proprio come una barca, ma almeno mi garantiva un appoggio sicuro e asciutto. Scivolavo e andavo sempre più avanti tra piante, erbacce, tronchi e un mare di fango. Ma cercavo di rimanere aggrappato al mio secchio, tenendo stretto stretto il manico per non cadere e andare a RUZENA per terra...
Poi poco alla volta la pioggia cessò e anche il vento. Alla fine un pallido sole fece capolino fra le nuvole. Pensai che il peggio era passato e tirai un sospiro di sollievo. Ma intorno a me tutto era così brutto, così spaventoso. I miei amici animali non riuscivo più a vederli e tanti altri erano rimasti intrappolati nel fango, tra i rami sparsi terra, fra le foglie cadute... Si sentivano i lamenti di tutti i feriti e si sentivano le voci di tutti gli altri. Chi come me era stato fortunato e non si era fatto male, cominciò ad aiutare gli altri ad uscire da tutto quel fango, da tutto quello sporco, da tutta quell'acqua. Ma qualcuno mancava purtroppo all'appello. Qualcuno non ce l'aveva fatta. Fu un giorno tristissimo per tutti gli amici del bosco; in pochi minuti avevamo perso le nostre casette, i nostri posti speciali, le nostre scorte per l'inverno e soprattutto alcuni amici preziosi……..
E questa è la mia storia cara margherita gialla. Adesso sai perchè sono così stanco e così triste, perché laggiù nel bosco una parte di me si è persa nel fango e non tornerà più; proprio come i miei amici..."
La margherita abbassò i suoi bei petali e aspettò un attimo prima di rispondere al gattino. "Hai ragione ad essere così triste. Quello che ti è successo è molto brutto, ma la vita continua e il mondo è pieno di animaletti come te che stanno aspettando un amico. E' solo questione di tempo". Il gattino la guardò e abbozzò un sorriso. Allora la margherita riprese a parlare: "Oggi ad esempio hai conosciuto me e da oggi sono tua amica, non sei felice?". "Certo che lo sono", rispose il gattino. "Ma mi sento egualmente tanto solo". "Riposati sotto i miei petali e prova ad addormentarti. Vedrai che quando ti sveglierai starai sicuramente meglio, credimi!"
E così il gattino si coricò e stanco si addormentò subito dopo. Al suo risveglio il sole era già sceso e cominciavano a vedersi le prime stelle nel cielo. Aprì le sue zampine e si stiracchiò; poi alzò lo sguardo e fu solo in quel momento che si accorse che intorno a lui si erano radunati grilli, formichine, topolini, una talpa, una farfalla dalle ali blu, una ranocchia, un rospetto, due lombrichi, un bruco giallo e verde e molti altri animali. "Hai visto quanti amici sono riuscita a trovarti caro gattino?" disse la margherita. "Adesso sei felice e ti senti meglio?"
Il piccolo gattino non riusciva a credere ai suoi occhi, era così contento che nemmeno una parola riusciva a pronunciare. Non riusciva a credere di avere di nuovo degli amici e di essere lì insieme a loro... Commosso e contento abbracciò a lungo la sua nuova amica; non avrebbe mai dimenticato quello che aveva fatto per lui. Ma a un tratto sentii qualcosa di umido sul nasino e una vocina dire: "Slurpppp sul nasino!!" Mmmmmm !!! Chi poteva essere stato?? Fu allora che fu colpito da qualcosa di bello. Un raggio di SOLECAM stava illuminando qualcosa di stupendo: era TRUDIJNA la fatina e aveva 2 occhi da CERBIAtta. Cosa avrebbe dato il gattino x1SMILE. Era stata proprio lei!!! Ma la fatina aveva una mano dietro la schiena. Chissà cosa nascondeva. Allora il gattino si fece coraggio e le chiese: "Cos'hai….. una MELINDA?". La trudijna senza indugiare e con un gesto fulmineo rivelò a tutti quella sorpresa Era un barattolone di nutella!! Disse al gattino: "Ne vuoi un po'? Questo sicuramente addolcirà la nostra vita. Vieni andiamo nell'angolino che ne mangiamo un pochino". E il gattino: "Iupppyyyy!!". Nessuno seppe mai cosa accadde in quell'angolino. Ma una cosa è certa: non lo dimenticarono mai come nessuno potè mai dimenticare quel fantastico giorno.
Dopo aver scherzato, mangiato, dopo che tutti si erano abbracciati, un po' alla volta ognuno riprese il proprio cammino. Ma tutti erano felici e contenti perché ognuno aveva ricevuto un dono prezioso: un amico in più e ognuno si sentiva meno solo. Anche il gattino se ne andò ma prima si voltò un'ultima volta per guardare la margherita e pensò che non l'avrebbe mai dimenticata.
Passarono i mesi, arrivò l'inverno e poi la primavera. Un giorno un piccolo gattino arrivò di nuovo ai piedi della margherita gialla. "Ciao, ti ricordi di me?" La margherita abbassò i suoi petali e vide un gatto salterino assieme a una formica, ad un topolino, a un cavallo, alla fatina trudijna. C'era un fiume di animali. Sorridevano tutti insieme e tenevano in mano una torta al cioccolato: "Siamo tornati a salutarti e a mangiare insieme una bella fetta di torta". La margherita li guardò per un istante e poi si ricordò di quel gatto triste e solo che aveva aiutato a trovare dei nuovi amici. E allora sorrise, abbassò i suoi petali e abbracciò i suoi animaletti talmente felice che una lacrima scivolò su di loro, brillò alla luce del sole e si appoggiò sull'erba.
"Grazie, siete stati davvero carini a ricordarvi di me e con molto piacere mangerò questa torta con voi ..." E così tra l'erba verde, tra i fiori profumati e con un sole meraviglioso che scaldò il cuore, tutti gli animaletti si divisero la buona torta al cioccolato e promisero che ogni volta che qualcuno si sentiva solo, si sarebbero ritrovati in una stanza dell'AMICIZIA a scambiarsi un abbraccio e un sorriso.
"Lo sai, io non parlo mai con nessuno. Nessuno si accorge di me. Sono così piccolo che a volte nemmeno mi vedono e così sono sempre più spesso solo. Ho persino perso la voglia di miagolare. Se solo penso a qualche tempo fa, quando ero ancora felice e saltavo di qui e là e non mi fermavo mai. Ma poi mi è successa una cosa strana e adesso non ho più voglia di niente..." "Cosa ti è successo gattino?", chiese la margherita che nel frattempo si era cambiata d'abito indossando una WHITEROSES.
"E' una storia lunga, non so se ti va di ascoltarla..." "Certo che mi va. Dai, comincia a raccontare!"
"Allora, vediamo di cominciare dall'inizio. Io sono nato in una vecchia soffitta di una casa di campagna in un PAESEPALUDOSO non molto lontano da qui, con altri sette fratellini. Abbiamo passato in quella soffitta i giorni più JOELLE e spensierati del mondo. Eravamo un'allegra BRIGAT. Spesso ci svegliavamo al mattino x vedere la ROSALBA1841. Addirittura riuscivamo anche ad entrare in una stanza fantastica dove c'erano molti amici grazie a una vecchia macchina CONNESSA in internet. Spesso andavamo sul nostro sito preferito www. il tuosogno per esprimere un DESIDERIA90.
Poi un giorno un'auto si fermò davanti alla casa. Non so bene se fosse una ALEXIA500 o una KLYA o un'ATHENA757 ma alcuni tipi scesero ed entrarono in casa. Sentimmo dei rumori strani che cominciarono ad incuriosirci e così scendemmo pian pianino dalle scale. Di colpo vedemmo davanti a noi un uomo altissimo e grandissimo che si muoveva con fare da JAMES Bond; era molto CICCIORATTA e aveva in mano un'ERSCIABOLA e in bocca una sigaretta. Infatti si cominciò a sentire un forte odore di NICOTRILLA. Ma la cosa più brutta è che era un UOMODAIPIEDIPUZZOLENTI che quasi ci venne addosso, salendo le scale. Meno male che fummo lesti a STEERFORTH altrimenti ci avrebbe schiacciato. Si dice di lui che si chiamasse STEFANO.FICO. Infatti appena ci vide subito disse: "Amorucci. Venite da fico vostro". Ma a noi ci sembrò un UOMOPOCOAFFIDABILE e pensammo subito che avesse in mente una BUGIA. Con lui c'erano anche alcune donne. Una era molto intrigante, sembrava proprio una SIBILLABIONDA ma talmente bionda che non sembrava proprio una WESTGIRL. Li vicino a lei c'era un'altra DONNAICKOK. Questa era talmente magra ma talmente magra che sembrava una MISSFANTASMINA. Ce n'era anche una terza. Questa era altissima ma talmente alta che tutti la chiamavano GIOVANNA.COSCIALUNGA. L'uomo cominciò a dare martellate giganti alla nostra casa rovinando addirittura tutti i bei quadri che un PITTOREARTISTICO aveva fatto. Da li a poco cominciarono a volare pezzi di muro, di pavimento, pezzi di mobili e c'era un rumore fortissimo che proprio non si poteva resistere. Allora la mia sorellina MICETTACHEGRAFFIA cominciò freneticamente ad affilarsi le unghie su un PAOLOGIALLOROSSO. Anche GATTOINCALORE cominciò a miagolare. In genere miagolava quando gli venivano certe idee vedendo TITTINGABBIA sola soletta anche se sapeva che era un AMOREIMPOSSIBIL. Ma questa volta era diverso. Il suo miagolare sembrava quello di una MARMOTTANOCIVA. Anche la mia sorellina più birbona, MICIAB, si mise a piangere di rabbia gridando: "Ecco! Ce mancavano i GUESTaroli. Lo sapevo che andava a finire a THARAllucci e vino!". Era una situazione TREMENDA36.
Così io e i miei fratellini ci trasferimmo di sotto, nella cantina. Un posto speciale, oserei dire LEGRANDCHIC, pieno di cose curiose e interessanti; qualcuna anche misteriosa. A prima vista sembrava un posto pieno di DESCARTE buttate qua e là. Ma non era così. Bastava guardare bene. Ad esempio dal soffitto era sospeso un modellino di aereo FIGHTER45 che a guardarlo bene aveva ancora voglia di volare nonostante la polvere. Poi c'era anche un bel bastone, molto liscio e luccicante. Sembrava proprio la bacchetta magica del mago MERLIN138. Se fosse stato li, gli avrei voluto davvero chiedere di far sparire tutto quel casino. Su una vecchia sedia a dondolo c'era poi un grazioso peluche di TITTIROSA. Era molto particolare perché innanzitutto era rosa. E poi aveva una bella pancia rotonda e morbida. Chissà cosa aveva mangiato ?!?!?! Poco più in là c'era perfino una splendida statuetta del DAVINIC di Donatello. Te lo ricordi? Qualche anno fa fu presentato da LILLY Carlucci. Oh che vedo!! La foto di MARCELLA1706 Bella. Non feci in tempo a menzionarla, che la mia sorellina SARAH con l'h, appassionata di musica, subito cominciò a cantare: "Resta cu' me…..nun me lassà……..". E meno male che non gli venne in mente di cantarne una di quei rokkettari dei BABEJANE che già di rumore ce n'era abbastanza. Quella cantina era piena di foto. Alzando lo sguardo c'era la foto di SUORPAOLINA in bella vista sulla parete accanto a quella di ROCCO in una posa….. ehm……. da preghiera. Insomma, puoi capire bene, un bel luogo dove stare tutti insieme.
Il tempo passò ma le cose non rimasero sempre così. I miei fratellini e le mie sorelline, uno alla volta, vollero andare via a scoprire il mondo, a conoscere che mondo c'era fuori. Invano ricordai loro che la zia TERESA32 e il NONNOTITANIC avevano detto di non allontanarsi e che fuori della casa non erano tutti MANU.BONELLI. Provai a prenderli anche per la gola offrendo loro un bel piatto di GLARAG alla piemontese. Ma niente da fare. Alla fine rimasi solo. Io no, non volevo andare via da lì, quella era la mia casa e lì sarei rimasto……..
Ma purtroppo la solitudine incominciò a farsi pesante. Guardare dalla finestra il RIFLESSOLUNARE non era più sufficiente. Non avevo più nessuno con cui parlare e con cui giocare. Nessuno ad ascoltarmi e nessuno a farmi compagnia... Cominciavo a sentirmi solo ed avere un po' di paura. Sentivo rumori spaventosi e voci lontane sempre più forti... A volte la paura era tanta che mi sembrava di vedere anche DIMONIEDDA. Quando calava la notte c'era solo NEROEBASTA. Per passare il tempo e vincere la paura cominciai anche a recitare poesie. Ma mi sembrava di essere un PAZZOPOETA. Così presi anch'io la decisione di andarmene a conoscere il mondo. Partii la mattina dopo, presto presto, quando ancora il sole era a dormire. E con mia grande sorpresa mi resi conto di come era bello il mondo fuori. Era pieno di colori, di piante, di fiori e animali anche più piccoli di me. E tutti avevano un gran voglia di fare amicizia. La vita non era poi così SELVAGGIA64 come credevo.
Fu così che cominciai il mio cammino con KUKYna la topina che andava a trovare i suoi parenti in una fattoria lontana lontana. Poi venne la volta di LEONARDO il lombrico che stava costruendo una grande buca per l'inverno. E incontrai anche MARINA40 la formica che con il suo sacco sulle spalle portava il cibo a tutta la sua tribù a camporella. Cammina cammina incontrai anche DRUDYLLA la farfalla che con i suoi colori vivaci portava la gioia dovunque si posasse. Incontrai anche degli animali molto più grossi di me con ai piedi degli zoccoli; correvano come il vento e davanti a tutti loro ce n'era uno ancora più grosso: era il REDEICAVALLI. E che adorabile ANNIXEDDA la furetta bedda bedda che allegramente scorazzava su e giù per il prato.
Ma non solo c'erano molti animali. Anche il paesaggio era stupendo. Vidi anche de ILACHI con un'acqua scintillante e di un azzurro meraviglioso. Mi avvicinai incuriosito: quanti PESCI66!! Una marea di pesci che stavano facendo un JOKER64 in mezzo a un'ONDELLA. Quanti colori, quanti odori. A un tratto sentii un profumo, un profumo meraviglioso che mi prese i sensi. Era proprio il mio profumo preferito: GIVENCHY! Rapito da tanti ricordi e inebriato da tale fragranza, mi girai di colpo e vidi davanti a me qualcosa di molto bello: un'ORKIDEANERA01 con accanto una ROSASELVAGGIA40. Ma la meraviglia non era ancora finita. Questi fiori spuntavano da un cespuglio dove c'era ….. indovina un po'?? Una bella M.O.R.A.1 mmmmmmm che dolce! Vado matto x questo tipo di more. Quasi quasi la mangio così faccio una scorta di grassi omega 3, 6 e OMEGA.2001 che fanno bene al cuore.
Che bello! Stavo bene in loro compagnia, saltellavo e ridevo e ascoltavo le loro storie. Era veramente una GIOIA. Avevo tanti amici e con loro dividevo il mio tempo e la mia strada. Camminavo per ore e ore tra l'erba, tra i fiori, tra le piante e non mi stancavo mai. Ero così felice, così felice che di più non si poteva. Avevo voglia di CHANTAL34 e allora comincia a fischiettare una canzone di MINA.1 che più o meno faceva così: "…….tu chiamale se vuoi…emozioni !!!"
Poi un giorno cominciò a piovere... Prima piano piano; poi sempre più forte, sempre più forte. La terra era diventata un impasto di fango a causa di una LAVINIA.it e per noi animaletti non ci fu altra via di scampo che scappare sugli alberi e ripararci sotto le loro foglie. Ma la pioggia continuò ancora e ancora. E nemmeno le piante furono più in grado di proteggerci perchè anche le foglie cominciarono a staccarsi, a rompersi e a cadere per terra. Gli animali cominciarono a scivolare e molti di loro vennero travolti dal fango e dall'acqua. Io resistevo attaccato al mio ramoscello ma avevo paura e le mie zampine cominciarono a farmi male sempre più, finche anch'io caddi nel fango. Sprofondai a terra e mi trovai sommerso nel fango, dolorante e pieno di paura. Non riuscivo a tenere la testa fuori dalla poltiglia e le mie zampine mi facevano sempre più male. Avessi avuto una NURAGICA dove ripararmi. Avevo così paura che per un attimo chiusi gli occhi e mi abbandonai al vortice del fango, dell'acqua e del vento. Quando li riaprii mi accorsi che ero aggrappato a un grande secchio di latta che oscillava da destra a sinistra, proprio come una barca, ma almeno mi garantiva un appoggio sicuro e asciutto. Scivolavo e andavo sempre più avanti tra piante, erbacce, tronchi e un mare di fango. Ma cercavo di rimanere aggrappato al mio secchio, tenendo stretto stretto il manico per non cadere e andare a RUZENA per terra...
Poi poco alla volta la pioggia cessò e anche il vento. Alla fine un pallido sole fece capolino fra le nuvole. Pensai che il peggio era passato e tirai un sospiro di sollievo. Ma intorno a me tutto era così brutto, così spaventoso. I miei amici animali non riuscivo più a vederli e tanti altri erano rimasti intrappolati nel fango, tra i rami sparsi terra, fra le foglie cadute... Si sentivano i lamenti di tutti i feriti e si sentivano le voci di tutti gli altri. Chi come me era stato fortunato e non si era fatto male, cominciò ad aiutare gli altri ad uscire da tutto quel fango, da tutto quello sporco, da tutta quell'acqua. Ma qualcuno mancava purtroppo all'appello. Qualcuno non ce l'aveva fatta. Fu un giorno tristissimo per tutti gli amici del bosco; in pochi minuti avevamo perso le nostre casette, i nostri posti speciali, le nostre scorte per l'inverno e soprattutto alcuni amici preziosi……..
E questa è la mia storia cara margherita gialla. Adesso sai perchè sono così stanco e così triste, perché laggiù nel bosco una parte di me si è persa nel fango e non tornerà più; proprio come i miei amici..."
La margherita abbassò i suoi bei petali e aspettò un attimo prima di rispondere al gattino. "Hai ragione ad essere così triste. Quello che ti è successo è molto brutto, ma la vita continua e il mondo è pieno di animaletti come te che stanno aspettando un amico. E' solo questione di tempo". Il gattino la guardò e abbozzò un sorriso. Allora la margherita riprese a parlare: "Oggi ad esempio hai conosciuto me e da oggi sono tua amica, non sei felice?". "Certo che lo sono", rispose il gattino. "Ma mi sento egualmente tanto solo". "Riposati sotto i miei petali e prova ad addormentarti. Vedrai che quando ti sveglierai starai sicuramente meglio, credimi!"
E così il gattino si coricò e stanco si addormentò subito dopo. Al suo risveglio il sole era già sceso e cominciavano a vedersi le prime stelle nel cielo. Aprì le sue zampine e si stiracchiò; poi alzò lo sguardo e fu solo in quel momento che si accorse che intorno a lui si erano radunati grilli, formichine, topolini, una talpa, una farfalla dalle ali blu, una ranocchia, un rospetto, due lombrichi, un bruco giallo e verde e molti altri animali. "Hai visto quanti amici sono riuscita a trovarti caro gattino?" disse la margherita. "Adesso sei felice e ti senti meglio?"
Il piccolo gattino non riusciva a credere ai suoi occhi, era così contento che nemmeno una parola riusciva a pronunciare. Non riusciva a credere di avere di nuovo degli amici e di essere lì insieme a loro... Commosso e contento abbracciò a lungo la sua nuova amica; non avrebbe mai dimenticato quello che aveva fatto per lui. Ma a un tratto sentii qualcosa di umido sul nasino e una vocina dire: "Slurpppp sul nasino!!" Mmmmmm !!! Chi poteva essere stato?? Fu allora che fu colpito da qualcosa di bello. Un raggio di SOLECAM stava illuminando qualcosa di stupendo: era TRUDIJNA la fatina e aveva 2 occhi da CERBIAtta. Cosa avrebbe dato il gattino x1SMILE. Era stata proprio lei!!! Ma la fatina aveva una mano dietro la schiena. Chissà cosa nascondeva. Allora il gattino si fece coraggio e le chiese: "Cos'hai….. una MELINDA?". La trudijna senza indugiare e con un gesto fulmineo rivelò a tutti quella sorpresa Era un barattolone di nutella!! Disse al gattino: "Ne vuoi un po'? Questo sicuramente addolcirà la nostra vita. Vieni andiamo nell'angolino che ne mangiamo un pochino". E il gattino: "Iupppyyyy!!". Nessuno seppe mai cosa accadde in quell'angolino. Ma una cosa è certa: non lo dimenticarono mai come nessuno potè mai dimenticare quel fantastico giorno.
Dopo aver scherzato, mangiato, dopo che tutti si erano abbracciati, un po' alla volta ognuno riprese il proprio cammino. Ma tutti erano felici e contenti perché ognuno aveva ricevuto un dono prezioso: un amico in più e ognuno si sentiva meno solo. Anche il gattino se ne andò ma prima si voltò un'ultima volta per guardare la margherita e pensò che non l'avrebbe mai dimenticata.
Passarono i mesi, arrivò l'inverno e poi la primavera. Un giorno un piccolo gattino arrivò di nuovo ai piedi della margherita gialla. "Ciao, ti ricordi di me?" La margherita abbassò i suoi petali e vide un gatto salterino assieme a una formica, ad un topolino, a un cavallo, alla fatina trudijna. C'era un fiume di animali. Sorridevano tutti insieme e tenevano in mano una torta al cioccolato: "Siamo tornati a salutarti e a mangiare insieme una bella fetta di torta". La margherita li guardò per un istante e poi si ricordò di quel gatto triste e solo che aveva aiutato a trovare dei nuovi amici. E allora sorrise, abbassò i suoi petali e abbracciò i suoi animaletti talmente felice che una lacrima scivolò su di loro, brillò alla luce del sole e si appoggiò sull'erba.
"Grazie, siete stati davvero carini a ricordarvi di me e con molto piacere mangerò questa torta con voi ..." E così tra l'erba verde, tra i fiori profumati e con un sole meraviglioso che scaldò il cuore, tutti gli animaletti si divisero la buona torta al cioccolato e promisero che ogni volta che qualcuno si sentiva solo, si sarebbero ritrovati in una stanza dell'AMICIZIA a scambiarsi un abbraccio e un sorriso.
PENSIERINO: Dice un proverbio: "Esistono compagni disposti a spezzarsi l'un l'altro, ma esiste un amico che si tiene più stretto di un fratello". Vi auguro di cuore di riuscire a trovare amici simili. Perché quando abbiamo la fortuna di trovarne qualcuno così, abbiamo un tesoro di grande valore. Un vero amico contribuisce a rendere la vita soddisfacente e significativa. Un vero amico ci aiuta a rialzarci quando inciampiamo. Un tramonto diventa più spettacolare, un pasto più gustoso, una musica più piacevole quando si ha un amico con cui condividerli. Spero che questa storia vi sia piaciuta. E' solo un piccolo regalo che avevo voglia di farvi e nn vuole essere niente di più. Spero di non avere offeso nessuno e soprattutto spero di cuore che non abbia "perso" qualche amico prezioso. Mi scuso infatti se non sono riuscito ad includere tutti e, se ho tralasciato qualcuno (sicuramente l'ho fatto ma involontariamente), …… bè non me ne voglia. Purtroppo nn vi conosco tutti e non sono un assiduo frequentatore della chat. Quindi mi è impossibile parlare con tutti e anche ricordarvi tutti. Ma ogni volta che vi entro è sempre un piacere salutarvi e darvi un abbraccio sincero nonché un ……….pezzettino di torta alla nutella ;).
Un abbraccio a tutti !!!
V.V.B.
Felix65
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