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venerdì 6 maggio 2011

Ercole e le 12 fatiche


 Ercole
Ercole (Eracle in greco, Hercules presso i romani) era figlio di Zeus e Alcmena.
Zeus invaghitosi di Alcmena, approfittò dell'assenza di suo marito Anfitrione, ne assunse le sembianze e dal loro rapporto nacquero due gemelli: Ercole figlio di Zeus e Ificlo figlio di Anfitrione. Zeus per rendere suo figlio invincibile, appena nacque, lo avvicinò al seno di sua moglie Era che stava dormendo, ma mentre il neonato poppava la dea si svegliò e vedendo il bimbo decise che lo avrebbe ucciso per vendicarsi del tradimento di Zeus. Già pochi mesi dopo la nascita Era mise nella camera dei due piccoli due serpenti ma Ercole li strozzò. Diventato adulto, Ercole sposo felice con prole, fu colto da un attacco di follia provocatogli da Era ed uccise moglie e figli. Rinsavito, distrutto dal dolore, andò dall'Oracolo di Delfi che gli disse che per espiare la sua colpa doveva recarsi a Tirinto e mettersi al servizio del re Euristeo per compiere tutte le  imprese che il re gli avesse ordinato. 


Da quel momento iniziarono le “ dodici fatiche”




1 - Uccidere l'invulnerabile Leone di Nemea e portare la sua pelle come trofeo.
Ercole uccise la ferocissima belva a mani nude perché nessun oggetto poteva ferire la mostruosa creatura.



2 - Sconfiggere l'immortale Idra di Lerna.
L'essere repellente aveva nove teste che appena tagliate ricrescevano in numero doppio. Ercole chiamò in suo aiuto il nipote Iolao che mentre Ercole tagliava le teste, cicatrizzava la ferita col fuoco per impedire che si riformassero. L'ultima testa, quella immortale, Ercole la mise sotto un masso per impedirgli di riprodursi.



3- Catturare la Cerva di Cerinea
Nella regione di Cerinea viveva la splendida cerva di  Artemide. L'animale aveva le corna d'oro e gli zoccoli d' argento e correva senza mai fermarsi incantando gli inseguitori che finivano per perdersi. Ercole non poteva  ucciderla, poiché  era  sacra, e quindi la rincorse per quasi un anno senza riuscire a raggiungerla. Decise allora di ferirla leggermente. Mentre con la cerva sulle spalle stava andando da Euristeo incontrò Artemide che sebbene infuriata gli permise di portare l'animale dal re. Poi l'animale fu rimesso in libertà.



4 - Catturare il cinghiale di Erimanto.
L'enorme cinghiale  viveva sulle pendici del monte Erimanto, in Arcadia e  terrorizzava gli abitanti della regione. Ercole spinse il cinghiale verso la cima del monte. Nella neve alta l'animale non poteva correre, Ercole gli saltò in groppa e gli incatenò le zampe. Poi lo caricò sulle spalle e lo portò al re Euri



5 - Ripulire in un giorno le Stalle di Augia.
Augia re di Elide aveva una mandria enorme di armenti di origine divina. Le stalle non erano mai state pulite, c'erano cumuli enormi di letame, e le mosche attirate dalla sporcizia oscuravano il cielo. Ercole aprì un varco nei muri delle stalle e deviò il corso dei fiumi Alfeo e Peneo che ripulirono tutto 



6 - Disperdere gli uccelli del lago Stinfalo.
Nei boschi attorno al lago Stinfalo, c'erano uccelli voraci che devastavano i campi e si nutrivano di carne umana. Ercole usando delle nacchere di bronzo avute in dono da Atena spaventò gli uccelli che si alzarono in volo. Alcuni li uccise con le sue frecce avvelenate, altri morirono scontrandosi in volo, i superstiti sparirono per sempre. 

 

7 - Catturare il Toro di Creta.
A Creta c'era un mostro che aveva l'aspetto di un toro di grandi dimensioni, e possedeva la capacità di soffiare fuoco dalle narici. La bestia terrorizzava gli abitanti e devastava i raccolti, Ercole riuscì a catturarlo vivo soffocandolo con le mani, e lo portò ad Atene. 

 

8 - Rubare le cavalle di Diomede e portarle ad Argo
Diomede, re della Tracia, nutriva le sue cavalle con carne umana.
Ercole entrò nelle stalle e legò gli animali per portarli via ma i loro nitriti svegliarono Diomede che affrontò Ercole. Nella colluttazione Diomede cadde a terra e fu sbranato dalle sue bestie che poi, calmatesi, seguirono docilmente Ercole fino ad Argo.



9 - Impossessarsi della cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni.
In certe versioni Ercole imprigionò la regina, le tolse il cinturone che la rendeva fortissima e e lo portò ad Euristeo. Altra versione: la regina s'innamorò di Ercole e gli offrì il cinto volontariamente.

 

10 - Rubare i buoi di Gerione.
Ercole doveva catturare i leggendari tori rossi di Gerione  che aveva i suoi possedimenti agli estremi confini della terra allora conosciuta. Gerione era un mostro che dalla cintura in su aveva tre tronchi, tre teste e tre paia di braccia; per proteggere il buoi c'erano il cane  Ortro e il terribile vaccaro, Euritione. Ercole giunse via mare alle terre di Gerione separò i monti Abila e Calipe e vi piantò due colonne, le "Colonne d'Ercole", sconfisse Gerione, Ortro, Euritione, portò i buoi in Grecia e li consegnò al re Euristeo.

 

11 - Prendere i pomi d'oro del giardino delle Esperidi.
Le esperidi erano ninfe che con l'aiuto del drago Ladone custodivano un albero che produceva pomi d'oro. Consigliato dal dio del mare Nereo, Ercole si rivolse ad Atlante e gli chiese di prendere per lui i pomi. Atlante accettò ma Ercole avrebbe dovuto prima uccidere il drago. Eliminata la fiera Ercole si offrì di reggere il cielo mentre Atlante prendeva i frutti ma al ritorno con i pomi, quest'ultimo non voleva più caricarsi nuovamente sulle spalle il cielo. Ercole con uno stratagemma convinse Atlante ad aiutarlo a sistemare meglio quel grosso peso, in tal modo ebbe modo di liberarsi e presi i frutti, andò a consegnarli ad Euristeo.

 

12 - Portare vivo a Micene Cerbero, il cane a tre teste guardiano degli Inferi.
Cerbero era uno dei mostri che erano a guardia dell'ingresso dell'Ade.
Giunto negli inferi Ade dice ad Ercole che potrà prendere il cane solo se riuscirà a sconfiggerlo a mani nude. Ercole lotta con la belva, quasi la soffoca e riesce ad incatenarla. Dopo aver portato Cerbero dal re Euristeo , Ercole riporta il mostro nell'ade in modo che possa di nuovo fare la guardia agli inferi.

Questa è solo una delle versioni che ci sono state tramandate

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