La ca’di ciapp (palazzo Castiglioni)
Ermengildo Castiglioni nel 1900 commissionò all’architetto Sommaruga un palazzo nel centro di Milano in corso Venezia 47 (Attualmente è la sede dell'Unione del Commercio di Milano) questa era la via della Milano bene. Alla fine dei lavori, nel 1904 le belle linee del palazzo Liberty passarono quasi inosservate, mentre destarono scalpore ed indignazione le statue che ornavano l’ingresso del palazzo. Le due statue opera di Ernesto Bazzaro, nell’intenzione dell’artista, rappresentavano la pace e l’industria, ma con le loro natiche scoperte erano troppo provocanti per l’epoca e furono lo spunto per vignette e commenti pungenti.
Il palazzo in breve divenne per tutti i milanesi "la ca’ di ciapp” (la casa delle chiappe).
Stanco dei commenti sarcastici, Castiglioni fece rimuovere le statue e modificare l’ingresso.
Le due statue furono riutilizzate in un secondo tempo in una posizione un po' defilata della villa Faccanoni, sempre progettata dal Sommaruga.
Oggi la villa Faccanoni di via Buonarroti 48 è la sede della clinica Columbus e le due statue sono ancora qui.
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Il nome che hanno dato a questo palazzo mi fa veramente ridere.
RispondiEliminaCiao Ivona
Ivona allora continua a ridere perché in via Andegani (centro città) in una nicchia c’è la fontana dei Tritoni commissionata dalla Cassa di Risparmio e realizzata nel 1928 da Salvatore Saponaro. Ai due lati della fontana due state rappresentano “Il risparmio e la previdenza”. La statua che rappresenta il risparmio tiene un salvadanaio tondo appoggiato al petto ed essendo a seno scoperto, a causa della visione prospettica, questa scultura era chiamata “La Dòna di trè Tètt”. :-)
EliminaCiao
enrico
Nome originale!
RispondiEliminaSereno week end.
Pensa al povero Castiglioni, voleva un palazzo che si distinguesse dagli altri e si ritrova una “Ca’ di ciapp” :-)
EliminaBuona giornata Vincenzo
enrico
Sei sempre simpatico nella scelta dei tuoi interessanti post. Non conoscevo questo palazzo.
RispondiEliminaCiao Enrico un abbraccio!
Ho fatto il post perché questa storia mi ha fatto sorridere, ma immagino lo stato d’animo di architetto e scultore che videro il loro estro creativo sbeffeggiato pesantemente.
EliminaCiao Francesca buona giornata, un abbraccio
enrico
Storia originale e curiosa allo stesso tempo,
RispondiEliminaPeccato che una costruzione in stile Liberty - a quel tempo - sia passata quasi inosservata.
Ciao, buona domenica.
Quelle due statue non erano cariatidi che sostenessero un balcone o un portale ma soprattutto erano nude e chissà perché provocarono scandalo visto che il nudo sia maschile sia femminile è sempre stato molto rappresentato nella scultura.
EliminaCiao Leonardo buona giornata
enrico
un periodo molto creativo per la città di milano
RispondiEliminaIl tipo di costruzioni che si facevano in quel periodo ora sono impensabili. Oggi si prediligono i grattacieli che saranno anche tecnologicamente fantastici ma raramente sono anche belli e spesso contrastano pesantemente con ciò che li circonda.
EliminaBeh ,io le avrei lasciate li ,stavano bene erano belle e originali ....ma le persone quando vedono qualche cosa fuori dai canoni normali ,non sanno far altro che criticare ......
RispondiEliminaCiao Enrico .....
Bianca oggi forse la mentalità è un po’cambiata ma io non vedo nulla di disdicevole in quelle due sculture.
EliminaQuegli sberleffi avrebbero avuto senso solo nel caso nell’ingresso avessero posto la statua "Ermafrodito stante" :-)
Buona giornata un abbraccio
enrico