Nella ricorrenza del centenario del Milite Ignoto ripropongo un mio vecchio post.
Il Milite Ignoto
In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia e del novantesimo anniversario della traslazione salma Milite Ignoto da Aquileia a Roma, si rievoca lo storico viaggio in treno del feretro.
La tomba del Milite Ignoto accoglie i resti di un militare sconosciuto morto in guerra. Questa salma rappresenta simbolicamente tutti quelli che sono morti in combattimento.
Dopo la Prima Guerra mondiale, il Generale Giulio Douhet propose la creazione di un monumento al milite ignoto per onorare i caduti italiani le cui salme non erano state identificate.
Il relativo disegno di legge fu presentato alla camera italiana nel 1921.
Approvata la legge, fu deciso di creare la tomba del Milite Ignoto nel complesso monumentale del Vittoriano in piazza Venezia, Roma. Fu quindi scelta una salma non identificata, proveniente da ognuno dei luoghi nei quali si era combattuto: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza sino al mare.
Le undici salme furono trasportate nella Basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921.
Maria Bergamas, madre del volontario Antonio Bergamas caduto sul Carso, nel 1915 senza che il suo corpo fosse ritrovato, fu designata alla scelta del caduto in combattimento destinato a rappresentare il sacrificio di seicentomila italiani.
Maria giunta in chiesa, si tolse lo scialle nero, e lo posò sulla seconda bara, poi volle salutare anche gli altri caduti, come per chiedere scusa di non aver scelto loro. Arrivata davanti all'ultimo feretro, si accasciò per l'emozione. La bara che aveva indicato fu posta sull'affusto di un cannone, e fu scortata da reduci decorati con la Medaglia d'oro al Valore Militare fino a un carro ferroviario appositamente disegnato. Il viaggio si compì sulla linea Aquileia-Roma, passando per Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto. Furono molti gli Italiani che attesero, a volte anche per ore, il passaggio del convoglio per rendere onore al caduto. Quando il treno giunse a Roma, ad accogliere il Milite Ignoto c'era il Re, le bandiere di tutti i reggimenti, le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti e una delegazione di decorati di medaglia d'oro, che scortarono il feretro a S. Maria degli Angeli.
Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto fu tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria.
L'epigrafe riporta la scritta Ignoto militi e le date MCMXV e MCMXVIII, gli anni d’inizio e fine del conflitto.
Al Milite Ignoto fu concessa la medaglia d'oro con questa motivazione:
"Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria."
Le altre dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che circonda il tempio romano. Maria Bergamas morta nel 1952, dal 1954 riposa ad Aquileia accanto agli altri dieci militi ignoti.
Ho sentito la notizia alla radio, una ricorrenza davvero significativa. Grazie Enrico.
RispondiEliminasinforosa
Le guerre non sono mai giustificabili, ogni conflitto è sempre una sconfitta per l'umanità ma è giusto ricordare chi è morto per il proprio Paese.
EliminaBuon mese di novembre cara Sinforosa, un abbraccio
enrico
Sono andata a vedere sul tuo vecchio post ed ho provato una forte emozione leggendo i commenti dei cari amici, alcuni non ci sono più... 😔 ma quanta saggezza e profondità nelle loro parole. Invito tutti a rileggerli come ho fatto io. Forse impareremo molto, tanto... tutti.
RispondiEliminaGrazie Enrico, perché ammetto che non sapevo la storia del Milite Ignoto ma solo la motivazione.
Ciao e buona serata.
Grazie per il tuo commento cara Pia.
RispondiEliminaSono molte le persone che hanno solo chiuso i loro blog, alcune sono passate a Facebook, Istagram eccetera, altri sono spariti senza lasciare tracce, purtroppo qualcuno è morto.
Buon mese di novembre, un abbraccio
enrico
Tra settembre e ottobre , sono stata sia all'altare della Patria, sia a Trieste, dove è stato ricordato il centenario del Milite Ignoto. Saluti.
RispondiEliminaChe bello! Tu viaggi veramente molto, stai recuperando il tempo in cui abbiamo dovuto limitare gli spostamenti causa pandemia?:-)
RispondiEliminaFelice mese di novembre cara mirtillo.
Un abbraccio.
enrico