saluto

mercoledì 5 ottobre 2022

Il Drago in legno più grande d'Europa

"Drago di Vaia" la scultura di Marco Martalar si trova nella frazione di Magrè, a Lavarone sull'Alpe Cimbra, è composta da rami, arbusti e radici spazzate via dalla tempesta “Vaia” dell'ottobre 2018. Il dragone di legno alato misura sei metri di altezza e sette di lunghezza, ha il pregio di avere valorizzato parte del materiale recuperato dai boschi colpiti dalla tempesta Vaia. Il legno utilizzato per la realizzazione dell'opera non è stato trattato e proprio per questo motivo il drago col trascorrere delle stagioni e degli anni si decomporrà sposando la filosofia dello scultore legata al concetto naturale di "morte e decomposizione". Per realizzare l'opera sono occorsi 3000 viti e circa 2000 pezzi di radici, scarti di rami e arbusti. 


11 commenti:

  1. Hanno recuperato
    LA VITE DI LEONARDO magari recuperano anche queste.
    Ciao cara Valeria, felice giornata.
    Un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
  2. Wow, ma è bellissimo. Si può sempre ricostruire dalle macerie, e possono venir fuori cose meravigliose. Mi piace pensare anche a questo significato. Ciao, Enrico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivisibilissimo il tuo pensiero, molte volte basta la volontà per “rinascere”
      Ciao cara Caterina un abbraccio
      enrico

      Elimina
  3. Opera d'arte stupenda nata dalle "macerie" e che ritornerà "maceria", un po' come la parabola di ogni vita umana: bellissimo.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È proprio la parabola della vita:«Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris»
      Ciao cara Sinforosa un abbraccio.

      Elimina
  4. La cosa più interessante è che i rami, le radici sono state raccolte anche dai ragazzi delle scuole. Iniziativa pregevole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Coinvolgere i ragazzi è stata on’ottima lezione di riciclo creativo. Immagino saranno stati felici di aver contribuito alla creazione dell’opera.
      Ciao cara Angela, un abbraccio
      enrico

      Elimina
  5. Bellissima scultura. Credo che abbia a che fare con la Land Art. Opere costruite in luoghi aperti, spesso incontaminati ed esposte alle intemperie. Opere, per questo, considerate effimere. Ora vado a guardare il video.
    Grazie Enrico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per la precisazione cara Pia io sapevo solo che Marco Martalar ha creato altre opere pregiate con il legno.
      Ciao un abbraccio
      enrico

      Elimina
  6. Molto bello. Con una vita propria che alla fine tornerà alla terra dalla quale è nato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il ciclo creazione–ritorno alla terra ha una sua logica ma in fondo un po’ mi spiace che queste opere effimere abbiano una vita breve.
      Ciao cara Mariella, un abbraccio
      enrico

      Elimina

Anonymous comments with advertising links are automatically considered SPAM