Giovanna Lombardi aveva quattordici anni quando guidò in sciopero per le vie di Milano le “piscinine” (termine dialettale milanese per indicare le bambine). Era probabilmente una delle più vecchie apprendiste sarte e modiste che il 23 giugno 1902 si mobilitarono per ottenere migliori condizioni di lavoro. Già a sei anni molte bambine si affacciavano al mondo del tessile. Una delle mansioni più abituali era quella di consegnare i vestiti ai committenti, il peso dello scatolone contenente i capi da consegnare variava in base agli ordini. Questo lavoro spesso si aggiungeva ad altri già realizzati all’interno dei laboratori di sartoria o nelle case private dei datori di lavoro. Il 23 giugno duecentocinquanta bambine e ragazzine, tra i sei e i quattordici anni, cominciarono la loro lotta partendo alle sette di mattina da Piazza Camposanto, passando davanti agli stabilimenti tessili, urlando slogan contro il padronato e invitando le colleghe allo sciopero, nei giorni successivi alla protesta aderirono più di 400 bambine. I Punti salienti delle rivendicazioni erano: l’aumento della paga che era 35 centesimi ne chiedevano 50 (dalla foto vedo che il "Corriere" costava 10 centesimi), una limitazione dell’orario di lavoro, lavoravano anche 14 ore, il pagamento di festivi e straordinari, limite del peso dello scatolone da trasportare in rapporto all’età delle lavoratrici (lo scatolone poteva arrivare anche a 10 kg). Dopo una settimana di sciopero le principali aziende del settore capitolarono. Però acune piscinine furono licenziate, tutte continuarono ad essere sfruttate ma divennero un esempio per molte altre categorie di lavoratori.
Dai che belle queste informazioni, non conoscevo la storia di questo sciopero.
RispondiEliminaAmmiro queste bambine che dimostrarono agli adulti che si può lottare per ottenere condizioni di lavoro accettabili.
EliminaCiao cara Stefania, buona giornata, un abbraccio
enrico
Il mondo si è sempre diviso tra padroni e sfruttati. Quante lotte, anche di ragazzine come queste a cui va tutta la mia stima, per ottenere i diritti. Diritti che abbiamo quasi perso del tutto. Grazie, Enrico di
RispondiEliminaGrazie Enrico di questo post e buona giornata
RispondiEliminaPasseranno oltre quarant'anni prima che le donne abbiano diritto al voto, mi è piaciuta la storia di queste bambine che lottarono per i loto sacrosanti diritti.
EliminaCiao cara Caterina, buona giornata, un abbraccio
enrico.