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venerdì 29 ottobre 2010

Libro dei morti o “Libro del ritorno nel giorno”


Libro dei morti o“Libro del ritorno nel giorno”
Il libro dei Morti è un papiro (lungo diversi metri, fino a 30 m ) sul quale sono scritte in geroglifico e disegnate una raccolta di formule magiche, inni e preghiere funerarie che secondo gli antichi egizi, servivano a guidare e proteggere l'anima del defunto nel suo viaggio attraverso la regione dei morti. Inizialmente i testi erano riprodotti sulle pareti della camera sepolcrale, in un secondo tempo furono dipinti sul sarcofago, e solo a partire dalla XVIII dinastia si giunse ai papiri posti direttamente nel sarcofago. Poiché si riteneva che le anime dei morti dovessero sottostare a molte prove, la conoscenza di questi testi consentiva all'anima di sconfiggere i demoni che ne intralciavano il cammino e gli permetteva di superare le prove poste dai 42 giudici del tribunale di Osiride. Nella prova finale il cuore del defunto era posto su una bilancia, se pesava meno di una piuma era giudicato favorevolmente e raggiungeva il regno celeste di Yaru, dove l'esistenza era una versione idilliaca della vita sulla Terra; se il defunto era giudicato un peccatore, era condannato alla fame e alla sete o ad essere smembrato da orribili carnefici.

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