Baubo la dea panciuta
Demetra la dea madre della terra, aveva una figlia di nome Persefone che, un giorno mentre giocava all'aperto, fu rapita da Ade il dio degli Inferi che la portò nelle profondità della terra. Le urla di Persefone si fecero sempre più flebili mentre Ade scendeva verso gli inferi e sulla terra cadde il silenzio. Demetra che in ogni luogo credeva di sentire la voce della figlia, cominciò a volare sulla terra alla sua ricerca, s'infuriò, pianse, urlò, cercò ovunque, implorò la morte, ma non riuscì a trovarla. Demetra allora maledisse il mondo intero, da quel momento, nessun bambino sarebbe più nato e tutto sarebbe seccato sulla terra riarsa.
Demetra dal giorno della scomparsa della figlia non si era più lavata, pettinata e cambiata ed era piombata nella disperazione più cupa. Si era fermata ad un pozzo, quando le si avvicinò una specie di donna che si mise a ballare in modo osceno davanti a lei muovendo i fianchi mimando un rapporto sessuale. La ballerina era veramente uno strano essere: non aveva testa, gli occhi erano al posto dei capezzoli e la bocca al posto dei genitali. Quello strana creatura era Baubo che attraverso la sua “particolare bocca” cominciò a raccontare storie piccanti a Demetra che all’inizio sorrise poi rise ed infine scoppiò in una fragorosa risata liberatrice. Le storielle di Baubo avevano tolto dalla depressione Demetra che rigenerata, riprese a cercare la figlia, le ricerche questa volta ebbero esito felice e madre e figlia poterono riabbracciarsi.
Nelle antiche culture matriarcali esistevano delle dee dell'oscenità. In loro l'osceno non era sinonimo di volgare, queste dee erano in grado di allontanare la malinconia e vincere la depressione con i loro racconti che erano un misto di risate e libido, che sono un'ottima medicina nei momenti di difficoltà.
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