Bocca della verità
È una grossa pietra circolare (180 cm. di diametro circa 1300 kg di peso) rappresenta la testa di un fauno con la bocca atteggiata ad un grido.
E’ probabile fungesse da copertura al pozzo sacro del tempio di Mercurio, sul quale i commercianti giuravano sulla loro onestà nella compravendita.
A conferma di questa ipotesi la leggenda narra che ai sospettati di mentire fosse imposto di mettere la mano nella bocca del fauno, che in caso di colpevolezza gliela troncata di netto.
Si racconta anche che alcuni giudici convinti, a torto o a ragione, della colpevolezza del giudicando, facessero nascondere dietro al mascherone un carnefice armato di spada e questo avrebbe alimentato la leggenda.
La Bocca della Verità fu poi usata dai mariti che volevano scoprire un eventuale tradimento da parte delle spose.
Questa usanza durò finché una giovane donna, che aveva effettivamente una relazione con un altro uomo trovò il modo di sbugiardare il mascherone. Sapendo che il marito l'avrebbe sottoposta alla prova della Bocca della Verità, si mise d'accordo con l'amante che il giorno della prova fingendo di essere pazzo, si precipitò addosso alla giovane e l'abbracciò con impeto. Così lei poté giurare di essere stata toccata solo da suo marito e da quel povero matto che l’aveva assalita.
Da allora la Bocca della Verità perse ogni virtù divinatoria.
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