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martedì 16 novembre 2010

Il Vaso di Pandora


Il Vaso di Pandora
Zeus per punire Prometeo che si era comportato, nei confronti degli uomini come un amico, aveva donato loro il fuoco, lo incatenò ad una roccia ed ogni giorno un'aquila gli divorava il fegato che ricresceva durante la notte e così, la mattina successiva, il supplizio riprendeva. Per punire l’umanità ordinò ad Efesto di creare una bellissima fanciulla, alla quale fu dato il nome di Pandora. Gli dei le donarono grazia e ogni sorta di virtù. Efesto la modellò dal fango, Atena vi soffiò la vita e la vestì, Afrodite le diede la bellezza perché gli uomini se ne innamorassero Ermete le insegnò l'astuzia, Mercurio le diede la curiosità. Pandora fu data in sposa ad Epimeteo, fratello di Prometeo, ed ebbe in dote dagli dei, un vaso.
Nella mitologia greca, il “Vaso di Pandora” è il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura. Prima di quel momento l'umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Quando Zeus consegnò il vaso a Pandora, le raccomandò di tenerlo chiuso, lei, però non resistette e lo aprì liberando così tutti i mali del mondo, spaventata, cercò di richiuderlo velocemente, ma invano, nel vaso restò imprigionato solo lo spirito della speranza. Dopo l'apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire la speranza affinché potesse alleviare i dolori dei mortali.

La colpa di Pandora non è dissimile da quella di Eva nella Genesi. Anche nella mitologia greca si assegna alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell'uomo.

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