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lunedì 8 novembre 2010

Villa-Castello di Sammezzano e la leggenda dei “leoni piangenti”



Villa-Castello di Sammezzano e la leggenda dei “leoni piangenti”
Il castello sorge a circa 30 km da Firenze, nel comune di Reggello. Il nucleo primitivo fu eretto su un rudere romanico nel 200 a.C. Nel 1300 diventò proprietà della famiglia fiorentina dei Cipriani, poi dei Gualtierotti, poi dei Medici. Fu Ferdinando, figlio di Cosimo I, che vendette la proprietà a Sebastiano Ximenes d’Aragona, che lo lasciò in eredità a Ferdinando Panciatichi che progettò e commissionò i lavori, durati dal 1853 al 1889, che trasformarono il Castello di Sammezzano in un “sogno da mille e una notte”.
La costruzione è una mescolanza di stili che vanno dal moresco al neo-gotico, le sale chiamate: dei Pavoni, dei Gigli, delle Stalattiti, sono decorate con colonne, capitelli, archi, cupole e volte a ventaglio, gessi arabescati policromi. All’esterno, un parco con piante esotiche, tra cui 57 sequoie alte più di 35 m. una ha un tronco del diametro di 10 m.

C’è una leggenda che riguarda questa villa dalla quale prima hanno rubato i mobili, i rosoni, i lampadari e altre suppellettili, poi hanno trafugato i cani in pietra e le sfingi realizzate nelle fornaci di Leccio, infine nell’agosto 2005 hanno asportato uno dei due “leoni piangenti” costruiti nel 1887 e messi a guardia della cripta che doveva ospitare le spoglie del nobile proprietario.
Sui due leoni pesa una maledizione che dice che chi li profanerà subirà la stessa morte subita dal Panciatichi deceduto nel 1897 per una paralisi progressiva.
Nel febbraio del 2006 due persone colpite da paralisi progressiva e ricoverate in un ospedale della regione in fin di vita confessarono: “Siamo stati noi a sradicare il leone piangente del castello e lo abbiamo venduto ad un antiquario". Nel marzo del 2006 l’antiquario in questione è morto per paralisi progressiva, ma il leone non fu ritrovato. Nel gennaio 2007 una collezionista lombarda che aveva acquistato l’opera ad Assisi è morta per paralisi progressiva, ma il leone non era più nella sua villa…. La maledizione continua?

(Notizie riguardanti i decessi fonte: LA NAZIONE cronaca Firenze.)


5 commenti:

  1. Risposte
    1. Peccato che in Italia spesso lasciamo andare in rovina opere che meriterebbero di essere protette.
      Ciao Malina felice weekend.
      enrico

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  2. La faccenda della maledizione mi piace se nulla può la leggere degli uomini ...
    Il castello è da anni in quelle condizioni, l'interesse è sempre stato vicino allo zero, sarà un ennesimo albergo di lusso per ricchi arabi

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  3. Probabilmente una volta restaurato diverrà inaccessibile al pubblico, ma almeno resterà qualche cosa perché causa abbandono, ormai hanno rubato quasi tutto.
    Ciao Carmine buon weekend
    enrico

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