Il castello dell'Aljaferia è un palazzo fortificato costruito durante la seconda metà del IX secolo nella città spagnola di Saragozza, in Aragona. In origine adibito a residenza della dinastia dell'Emiro Abū Jaʿfar Ahmad ibn Hūd, il palazzo oggi è la sede del parlamento regionale della comunità autonoma d'Aragona.
Nella struttura architettonica, si distinguono i vari interventi compiuti nel corso dei secoli: il palazzo islamico, quello cristiano-medioevale, il palazzo dei Re cattolici e infine le ristrutturazioni e ampliamenti effettuati in epoca moderna e contemporanea. La struttura conserva parte delle sue mura originali, a pianta quadrangolare rinforzata da torrioni semicircolari, alla quale si aggiunge la grande torre del Trovador la più antica di tutta la fortezza. La torre deve il suo nome a un dramma romantico di Antonio García Gutiérrez del 1836 dal quale fu tratto Il trovatore di Giuseppe Verdi (1853). L’Aljaferia è la massima espressione dello splendore raggiunto da Saragozza durante il Regno Taifa, di cui resta l’unica grande testimonianza architettonica. Dal 1492 l’Aljaferia subisce alcuni cambiamenti per adeguarsi al prestigio dei monarchi cristiani. Sono aggiunti al palazzo una scalinata, un corridoio e un insieme di sale, denominate dei Passi Perduti. Dal 1593 la struttura fu trasformata in una fortezza dall’architetto di Siena Tiburzio Spanochi, che aggiunse una recinzione esterna, con imponenti pilastri pentagonali e un fossato di difesa che correva lungo tutto il perimetro. Anche nei secoli successivi l’Aljaferia fu ulteriormente modificata per adattarla a caserma. Dal 1987 l’Aljaferia è sede della “Cortes de Aragón”, il palazzo del Governo dell’Aragona.
Oltre l’Aljaferia di Saragozza, l’architettura musulmana ha lasciato in Spagna tre grandi testimonianze: la Mezquita di Cordoba, l’Alhambra di Granada, e l’Aljaferia di Saragozza.
Nessun commento:
Posta un commento
Anonymous comments with advertising links
are automatically considered SPAM