Quando l’imperatore romano, Cesare Augusto, decretò che si facesse un censimento di tutta la popolazione, Giuseppe si mise in viaggio da Nazareth di Galilea verso Betlemme.
Il censimento era obbligatorio e tutti per le debite registrazioni dovevano tornare al paese d’origine.
"... mentre si trovavano a Betlemme, fu tempo che il bambino nascesse (Luca 2:1-6) …e Maria diede alla luce il suo primo figlio, un maschio. ...Ella lo avvolse in una coperta e lo depose nella mangiatoia, perché non c’era posto per loro nella locanda del villaggio. (Luca 2:7) "
Luca non parla di grotte o capanne e non spiega se fossero arrivati a Betlemme da poco tempo o da qualche settimana, ma è improbabile che Giuseppe avesse iniziato imprudentemente quel viaggio con una donna prossima a partorire.
In una tipica casa di quel periodo, dalla porta d’entrata si accedeva a un locale con diverse mangiatoie nel quale di notte si tenevano gli animali. Da qui si passava a un'abitazione rialzata, dove la famiglia viveva e dormiva. Alcune case avevano anche una stanza per gli ospiti con accesso separato, chiamata in greco “Katalyma”, questa parola fu tradotta in modo errato con il termine “locanda”.
[Una volta anche alcuni nostri casolari di campagna erano strutturati in questo modo.]
È possibile che dopo infruttuose ricerche, anche in questa casa la stanza per gli ospiti fosse già occupata e Maria e Giuseppe dovettero adattarsi a dormire nel locale dove la famiglia che li ospitava, di notte teneva anche gli animali.
Sta di fatto che “quel” bambino è nato a Betlemme (città del pane), certamente non fra agi e lussi e che è diventato “pane” di vita eterna.
RispondiEliminaCiao Enrico, grazie per questo brano di Vangelo offertoci.
sinforosa
Cara Sinforosa io non sono un conoscitore di questioni religiose ma sono curioso e queste sono notizie trovate facendo ricerche incrociate nel Web.
RispondiEliminaFelice giornata, un abbraccio
enrico
In effetti in America Latina c'è l'usanza che rievoca questo episodio: la Sacra Famiglia va di casa in casa, non di locanda in locanda (anche perché manco fosse Las Vegas XD).
RispondiEliminaMoz-
Non conoscevo nemmeno l’interpretazione fatta nell’America Latina e la ricerca di un alloggio casa per casa mi sembra la traduzione più logica.
EliminaSe avessero avuto un pc prenotare sarebbe stata la soluzione migliore. :-)
Felice giornata.
enrico
Caro Enrico, in questo post si può estrarre tutta la storia della natività.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso non è da escludere che per l’affollamento causato dal censimento fosse impossibile trovare una stanza libera e per dare rifugio alla Madonna partoriente abbiano dovuto accontentarsi del primo luogo riparato dove però c’erano anche degli animali.
EliminaFelice giornata un abbraccio
enrico
Sounds new one for me :)
RispondiEliminaHave a great day.
A hug!
Cara Evi ho capito bene quello che scrivi, ma per sorridere che mi dici di questo old sound?😊😊
Elimina…Jingle bells, jingle bells,
Jingle all the way!
O what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh…
Felice giornata un abbraccio
enrico
Come hai scritto, anche parecchie abitazioni di campagna erano strutturate in questo modo.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Ciao Cavaliere, mi è capitato di leggere, io non so se la cosa sia veritiera, che qualche volta i contadini sostavano nella stanza dove c'erano gli animali perché era la più calda, proprio per il calore emesso dalle loro bestie.
RispondiEliminaFelice giornata.
enrico