Colomba Antonietti, unica donna ritratta tra i busti dei Garibaldini al Gianicolo.
Nata a Bastia Umbra il 19/10/1826 figlia del fornaio Michele e di Diana Trabalza, quindicenne si trasferì con la famiglia a Foligno, dove conobbe il conte Luigi Porzi, cadetto delle truppe pontificie. Le rispettive famiglie, di diverso ceto sociale, ostacolarono i loro incontri ma loro riuscirono a sposarsi nella Chiesa della Misericordia di Foligno all'una di notte del 13 dicembre 1846.
Dopo il matrimonio, la coppia si trasferì a Roma dov'era di stanza il battaglione di Luigi che era stato promosso tenente, ma lui fu arrestato per essersi sposato senza autorizzazione. Scontata la reclusione, Luigi nel 1848-1849 aderì alla Repubblica Romana e Colomba per rimanere al suo fianco, per sembrare un uomo si tagliò i capelli e indossò la divisa militare. Dopo l’arruolamento Colomba partecipò alla Battaglia di Velletri e di Palestrina, contro le truppe borboniche, dimostrando intelligenza, coraggio e valore, tanto da meritarsi l'elogio di Giuseppe Garibaldi.
Tornata a Roma s’impegnò nel soccorso dei feriti. Il 13 giugno 1849, colpita da una palla di cannone, spirò tra le braccia del marito.
La tradizione vuole che morendo abbia mormorato: “Viva l'Italia”.
Fu sepolta dapprima nella Chiesa di San Carlo ai Catinari, poi nel 1941 le sue spoglie furono trasferite presso il Mausoleo Ossario Garibaldino sul Gianicolo, che accoglie i caduti nelle battaglie per Roma Capitale e per l'Unità d'Italia (1849 – 1870).
Il marito andò in Sudamerica, visse inizialmente in Brasile, poi in Uruguay e in Argentina, prima di fare ritorno nuovamente in Uruguay, dove morì nel 1900 a Canas de Montevideo. Nel mezzo secolo trascorso lontano dall'Italia, non si risposò.
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Nelle sue memorie Giuseppe Garibaldi scrisse:“Una palla di cannone aveva battuto nella muraglia e risaltando all’indietro aveva rotto i reni a un giovane soldato; il giovane soldato posto sopra una lettiga aveva incrociate le mani sul petto levati gli occhi al cielo e reso l’estremo fiato. Nel momento che stavano per portarlo all’ambulanza un ufficiale si era precipitato sul cadavere e lo aveva coperto di baci. Quell’uffiziale era Porzi, il giovane soldato era Colomba Antonietti sua moglie che lo aveva seguito a Velletri ed aveva combattuto al suo fianco il 3 di Giugno”
..."Mi fece ricordare la mia povera Anita, la quale essa pure era sì tranquilla in mezzo al fuoco».
Una vicenda che non conoscevo.
RispondiEliminaInteressante e tragico risvolto...
Moz-
Mi piacciono queste storie poco note che riguardano chi ha combattuto per difendere giustizia e libertà.
EliminaBuona giornata Moz-
enrico
Interesting story.
RispondiEliminaHeroine!
Be safe at home.
Hugs and greetings.
Queste storie non le troviamo nei libri che si usano nelle scuole ma queste persone sacrificandosi hanno scritto la storia.
EliminaCiao cara Łucja, ti mando un saluto e un abbraccio mentre resto chiuso in casa.:-)
enrico
Caro Enrico, stando chiusi in casa, cerchiamo di ricordare un po di storia.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso purtroppo la situazione virus per il momento non migliora e la segregazione casalinga continua.
EliminaBuona giornata, un abbraccio
enrico.
Una vicenda che non conoscevo, di una tragica bellezza. Saluti.
RispondiEliminaCara Mirtillo mi piacciono molto le storie come questa e quella di Antonia Masanello di cui faccio un accenno nel post.
EliminaBuona giornata, un abbraccio
enrico
Ma che storia bella e tragica, non la conoscevo, grazie Enrico, mi fai scoprire sempre luoghi e storie interessanti. Buona notte.
RispondiEliminasinforosa
In un’epoca in cui presuntuosi palloni gonfiati e oche starnazzanti ci subissano di cavolate strillate costantemente dagli schermi televisivi, mi piace rileggere storie di persone vere che meritano rispetto e ammirazione.
RispondiEliminaBuona giornata cara Sinforosa, un abbraccio
enrico
Very interesting story about a great lady!
RispondiEliminaTake care good yourself, Uncle Henry.
Stay well!
Hugs
La storia non dovrebbe mai dimenticare eroine come Colomba Antonietti.
EliminaIo sono chiuso in casa come tutti gli italiani e speriamo di potere superare presto questo brutto momento.
Ciao cara Evi buon weekend, un abbraccio
enrico
Bel post caro Enric, in questi giorni e un bene conoscere un po la storia e racconti dal passato.. ti abbraccio ♥ sperò che tu e la tua famiglia state bene... bussi
RispondiEliminaChiusi in casa le possibilità di contagio diminuiscono ma comunque si deve uscire per il cibo, perché le spese on line sono bloccate. Per ora da me va tutto bene e spero stiate bene anche voi.
EliminaBuon weekend, un abbraccio, bussi
enrico
io non esco, Gianni fa le spese... si si stiamo tutti bene ... ♥
EliminaNulla togliendo al drammatico momento che stiamo vivendo,
RispondiEliminaqueste sono vere eroine.
Un caro saluto
Rakel
Un paragone fra il passato e il presente è improponibile ma un abisso insormontabile separa donne come Colomba Antonietti e le oche starnazzanti che frequentano certi programmi tv.
RispondiEliminaBuon weekend cara Rakel, un abbraccio
enrico